Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Tre anni fa ci lasciava Isabella Loschiavo Il commosso ricordo del figlio Giuseppe Prete

Tre anni fa ci lasciava Isabella Loschiavo Il commosso ricordo del figlio Giuseppe Prete
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

di Salvatore Lazzaro

TAURIANOVA – A tre anni dalla prematura scomparsa, il ricordo di Isabella Loschiavo permane indelebile nei cuori di chi l’ha amata o ne è stata amica o, semplicemente, l’ha conosciuta, sia pure fugacemente.
Docente di materie letterarie, sensibile educatrice di tanti giovani a cui soprattutto ha insegnato il rispetto dei principi e dei valori, la professoressa Loschiavo si è distinta nel panorama culturale calabrese per le sue doti di grande intellettuale, versatile ed eclettica.
Numerose sono state le sue pubblicazioni di storia patria, per le quali si è consumata gli occhi nella ricerca scrupolosa di documenti di prima mano. Sua, per esempio, è la storia di Taurianova, dagli albori medievali (quando ancora era divisa nei comuni di Radicena, Iatrinoli e San Martino) ai giorni nostri.
Ha creato anche diversi romanzi con implicite lezioni morali ben organizzate all’interno delle avvincenti trame.
E’ stata anche giornalista di spicco, fondando e dirigendo molti giornali e collaborando con quotidiani come Gazzetta del Sud e Calabria Ora. Anche la televisione privata Trab ha potuto privilegiarsi della sua direzione.
Molto impegnata sul versante sociale, Isabella Loschiavo è stata assessore alla Cultura nel comune di Taurianova, chiamata dal sindaco Argiroffi, a cui era legata da un forte legame culturale.
Prima a Rosarno e poi a Taurianova è stata solerte animatrice dell’Università della Terza età.
Grazie alla sua multiforme personalità. la Loschiavo si è distinta anche quale poetessa, originando rime capaci di suscitare nel lettore profonde emozioni. Tra queste, una, in particolare, dedicata al figlio unigenito Giuseppe, legati entrambi da un indissolubile cordone d’immenso amore.
Legame d’affetto imperituro, che continua ben oltre la morte corporale, che viene adesso ribadito dal figlio con il ricordo che pubblichiamo qui sotto.

IL RICORDO DEL FIGLIO GIUSEPPE

Nel vocabolario della memoria, ad ogni anno che passa, il termine “MAMMA” si anima di nostalgia e inattesi richiami all’infanzia, colori e voci inconfondibili che stingendo si riacutizzano, e fanno male al cuore.

Nel tempio dell’amore di Madre, che è casa, che è cuore, i ricordi corrono sui libri, un biondo capo chino a leggere, a studiare, correggere, insegnare.

Mi sono fermato, oggi, facendoTi emergere dall’orda del quotidiano, sull’onda di sentimenti antichi, ove, io, figlio, Ti cerco la mano.

Riecco la tua presenza dolce e carezzevole, mai così viva. Ti dedico il mio presente, con cuore fanciullo, il sorriso del tuo nipotino, le pagine meravigliose che abbiano scritto insieme e che indelebili conservo in me.

Tuo, Giuseppe