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Trebisacce, i “4 gatti” fanno vedere a Scura i sorci verdi

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Il 7 settembre a Trebisacce si è tenuto un Consiglio Comunale straordiario all’aperto, per discutere il rifiuto di Scura di conformarsi alla sentenza del Consiglio di Stato che impone la riapertura dell’ospedale di Trebisacce.
Il Meetup Trebisacce in MoVimento ha preso parte all’Assemblea allo scopo di fornire ai cittadini informazioni corrette circa lo stato reale dei fatti relativi alla vicenda dell’ospedale.
Tra i relatori, oltre al sindaco di Trebisacce Franco Mundo, anche la deputata Bruno Bossio e il consigliere regionale Graziano. Il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha inviato una lettera in cui esprimeva la sua posizione a favore della riapertura dell’ospedale. Tutti hanno duramente attaccato il commissario Scura, anch’egli presente, per il diniego opposto alla riapertura dell’ospedale, quasi non fossero esponenti dello stesso partito, il PD, la cui ragione sociale è da sempre quella di favorire le c.d. “Regioni Rosse” a scapito di quelle del Sud.

Secondo i rappresentanti del M5s l’incontro è sembrato più una messa in scena che un reale momento di confronto con la popolazione per addivenire ad una soluzione. E ciò per svariati motivi. Il primo riguarda la credibilità pari a zero dei partecipanti, prima fra tutti della deputata Bruno Bossio, che in Parlamento sostiene il governo Renzi e che, come ha ricordato la portavoce del MoVimento 5 Stelle alla Camera Dalila Nesci, ha votato a favore degli insostenibili tagli voluti dal Presidente del
Consiglio, per poi lamentarsi degli esiti sacrificativi che hanno sortito sulla sanità calabrese. La stessa amministrazione comunale di Trebisacce annovera tra i suoi membri esponenti del Partito Democratico che, in quanto tali, sostengono lo stesso Governo che ha nominato il commissario Scura con lo specifico compito di tagliare la spesa sanitaria regionale.
Da parte sua Scura fa il proprio mestiere, eseguendo con ostinazione le direttive dei poteri forti europei e nostrani – che hanno espresso l’attuale Governo – i cui sforzi sono sempre più tesi al riordino della spesa pubblica, che poi non è altro che la riproposizione, sotto mentite spoglie, della soppressione dei diritti fondamentali.
A fronte della ben nota schizofrenia politica dei relatori, gran parte della popolazione ha preferito disertare l’evento. I cittadini presenti all’assemblea hanno reagito nel modo più appropriato nei confronti di un Commissario che si comporta da fuorilegge rifiutandosi di eseguire una sentenza, cacciandolo in malo modo dalla piazza. La sua sola presenza arrogante è sembrata un insulto vivente ai cittadini dell’Alto Jonio. Ha chiesto scusa per averli definiti “quattro gatti”, ma non per averli elegantemente invitati a levarsi dal groppone della Regione Calabria, per andare a pesare su quello
della Regione Basilicata. Invito, questo, che è stato ribadito a chiare lettere dopo la riaffermazione del diniego di volersi conformare all’ordine di riapertura dell’ospedale, emanato dal massimo organo di giustizia amministrativa. In un paese civile, i governanti riconosciuti dalla magistratura come colpevoli della violazione di un diritto fondamentale dei cittadini, si recherebbero da questi in ginocchio a chiedere scusa per tale sopruso e si sforzerebbero di fare ammenda in qualche modo. Invece, il potere arrogante che alberga nei palazzi delle istituzioni italiane persevera nella violazione dei
diritti e della legge. Lunedì sera, a Trebisacce, tale potere arrogante aveva la faccia del commissario Scura, presentatosi spavaldo senza nulla temere dalla popolazione pur inferocita, con la spocchia di chi sa di essere sempre al sicuro, perché in Italia non cade foglia che lo Stato non voglia.
La parlamentare del MoVimento 5 Stelle Dalila Nesci con il suo intervento dal pubblico ha smascherato l’ipocrisia della politica e dalla sua pagina Facebook ha commentato: “se qualcuno aveva dubbi sulla finta guerra tra Oliverio e il commissario alla sanità Scura, dopo i fatti di ieri è certo che i due sono d’accordo. Il PD calabrese obbedisce agli ordini del PD nazionale, che ha colonizzato la Calabria per affarismo e calcoli elettoralistici. Così, delle necessità pubbliche nel PD se ne fregano, da Renzi a Oliverio”. E aggiunge: “Nella campagna elettorale per le elezioni regionali, Oliverio, oggi governatore della Calabria, aveva promesso di stracciarsi le vesti per restituire l’ospedale alla comunità di Trebisacce. Salvo, poi, smentirsi. Immobile, assente, chiuso nel suo mondo di adulatori, sottoposti e questuanti. […] Il commissario Scura sta calpestando la sentenza, insieme al suo vice Andrea Urbani”. L’avvocato Rosa Rugiano, attivista del MoVimento 5 Stelle di Trebisacce, prendendo la parola ha dichiarato: “che Renzi e Scura vogliano o non vogliano, non importa, l’ospedale di Trebisacce riaprirà comunque, non grazie alla classe politica, che è stata sanzionata dal Consiglio di Stato per violazione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), ma grazie alla Magistratura Amministrativa. È una vittoria dei Cittadini che si sono battuti nel 2010 contro il provvedimento di chiusura, ora annullato. È una vittoria delle Associazioni di liberi cittadini che hanno firmato il ricorso che ha condotto a questa sentenza, i quali hanno semplicemente ed ostinatamente creduto in un fondamentale
principio di legalità e che si possa ottenere giustizia applicando la legge”.
Il Consiglio Comunale in piazza è sembrata una trovata degna delle migliori campagne elettorali renziane, ovvero una pagliacciata, perché, lungi dall’informare i cittadini spiegando il significato e la portata della sentenza, ha ingenerato l’idea che, a causa del diniego del commissario Scura, l’ospedale non riaprirà mai; così ingannandoli, tanto per cambiare. Che la guerra Mundo-Scura non sia altro che un escamotage grazie al quale l’amministrazione comunale di Trebisacce intende forse intestarsi i meriti della prossima e certa riapertura dell’ospedale? Come mai l’amministrazione comunale di Trebisacce gronda attivismo da tutti i pori, proprio ora che la riapertura è ineluttabile? È sufficiente la proposizione del ricorso per il giudizio di ottemperanza innanzi al Giudice, giudizio che il sindaco di Trebisacce è obbligato a presentare quale “atto dovuto del proprio Ufficio” e non come elargizione o scelta politica! Il di più è solo campagna elettorale e volontà strategica di intestare alla politica e ai politici il merito di una vittoria EVIDENTENTE ottenuta dai CITTADINI.
Si auspica, quindi, che la sentenza faccia il suo corso e venga eseguita per via giudiziale. La politica per una volta non si comporti da sciacallo e abbia la decenza di starne fuori.
La politica locale regionale e nazionale, presente l’altra sera al Consiglio Comunale, è sin da ora avvisata che i cittadini vigileranno sulla riapertura dell’ospedale, sui criteri di nomina del personale medico, infermieristico e amministrativo (che dovrà avvenire su basi di competenza e di merito, fuori da vecchie logiche di clientelismo politico o, ancora peggio, massonico), sulla correttezza e la trasparenza degli appalti.
Non deve più ripetersi l’assunzione di personale il cui unico pregio è di essere politicamente devoto ai politici di turno. Il clientelismo locale e nazionale deve finire.
Tra provvedimenti annunciati dal Sindaco, oltre alla proposizione del ricorso per l’ottemperanza, un’interrogazione parlamentare sulla mancata riapertura dell’ospedale di Trebisacce a mezzo dell’on. Barbanti avvenuta il 9 settembre. Si sono recati a Roma per l’occasione anche alcuni membri della giunta giovanile di Trebisacce e il sindaco Mundo.
Sarebbe opportuno far sapere alla popolazione se questa inutile viaggio a Roma sarà pagato dai cittadini. Tra l’altro, il MoVimento 5 Stelle, tramite la portavoce Dalila Nesci, ha già presentato, diversi mesi fa, un’interrogazione parlamentare sullo stesso argomento. E ciò senza gite turistiche in Parlamento di pochi privilegiati, probabilmente a carico dei cittadini. Altro provvedimento annunciato dal sindaco Mundo è l’intenzione di presentare un esposto alla procura di Castrovillari per la mancata riapertura. Anche in questo il MoVimento 5 Stelle ha anticipato l’amministrazione comunale di Trebisacce, depositando l’esposto tempo fa.