Tripodi: “Invito l’assessore Trematerra a revocare l’atto che aumenta la tassa sull’esercizio venatorio”
redazione | Il 15, Mar 2012
Si aumenta la tassa di circa 35 euro
Tripodi: “Invito l’assessore Trematerra a revocare l’atto che aumenta la tassa sull’esercizio venatorio”
Si aumenta la tassa di circa 35 euro
Invito l’assessore all’Agricoltura ed alla Caccia, Michele Trematerra, a revocare l’atto deliberativo n. 101 del 13 marzo 2012 con cui si aumenta da 66,62 euro a 100, 80 euro la tassa annuale regionale per l’esercizio venatorio”.
E’ quanto afferma in una dichiarazione il consigliere del gruppo Misto, Pasquale Tripodi.
“Seppur comprendendo le motivazioni che hanno indotto l’Assessore e la Giunta regionale ad aumentare in maniera considerevole la tassa annuale per la caccia, non posso, parimenti, non constatare come tale decisione graverà soprattutto su giovani e pensionati che con grandi sacrifici, si dedicano a questo sport. Tanta solerzia, invece, andrebbe spesa per adeguare la legge regionale sulla caccia e per avere un calendario venatorio rispettoso sia delle esigenze dei cacciatori, sia delle organizzazioni agricole che, anche e soprattutto, della salvaguardia dell’ambiente. A tutt’oggi, però, non siamo ancora riusciti a dare concretezza ad un atto fondamentale, come la nuova legge regionale sulla caccia, che è alla base di ogni prospettiva per il mondo venatorio e per gli operatori del settore armiero.
Bisogna avere il coraggio, e ritengo che l’amico Michele Trematerra ne abbia, di esonerare i cacciatori da questo ulteriore gravame previsto dalla legge regionale 47/2011.
Non sfugge, infatti, all’Assessore che le famiglie calabresi siano già pesantemente colpite da aumenti esponenziali sia dalle tasse regionali che dal sistema di tassazione centrale. Questo ennesimo aumento di tale forma di tassazione, incide ulteriormente su migliaia di nostri concittadini, e quindi anche sui bilanci familiari. Da parte mia, nel ribadire la mia contrarietà all’atto deliberativo, chiedo all’Assessore Trematerra un confronto in seconda Commissione, con l’audizione delle associazioni venatorie,dei rappresentanti del mondo agricolo e delle associazioni ambientaliste per rideterminare questa decisione. Nella peggiore delle ipotesi, vorremmo almeno potere discutere degli obiettivi su cui indirizzare i nuovi introiti per una loro effettiva utilizzazione in ambito agro-venatorio e ambientale”.
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