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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 19 GENNAIO 2025

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Tripodi risponde al consigliere di minoranza Laruffa

Tripodi risponde al consigliere di minoranza Laruffa

| Il 10, Ago 2014

Ecco il testo integrale del sindaco di Polistena

Tripodi risponde al consigliere di minoranza Laruffa

Ecco il testo integrale del sindaco di Polistena

 

 

 

 

 

C O M U N E D I P O L I S T E N A
Prov. di Reggio Cal.
Il Sindaco

AL CAPOGRUPPO
“POLISTENA NEL CUORE”
GIOVANNI LARUFFA

per conoscenza:
AL REVISORE DEI CONTI

AL SEGRETARIO COMUNALE

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
DI PALMI

Consigliere Laruffa,
lo ammetta, lei intende la verità come gli ostacoli di una “gincana”. La vede sempre, ma la evita costantemente, tanto da aver ormai conseguito la patente della bugia.
Invece di ringraziare il sottoscritto ed il popolo di Polistena per averla pensionata dal comune, ed evitato che potesse continuare a far danni ai cittadini ed alla sua persona, ancora si cimenta in un’azione isolata di falsità che inevitabilmente le si ritorce contro.
Mi stupisce che la firma in calce all’ultimo suo documento sia solo una, la sua, non dei suoi colleghi consiglieri che forse cominciano a prendere le distanze dai suoi girotondi alla verità.
Avere perduto in modo netto le elezioni del 2010, evidentemente, le è servito a poco, se ancora assistiamo alla sua vana ricerca di assoluzione dei cittadini di Polistena che già l’hanno condannata proprio per il suo modo di amministrare privatistico e affaristico.
La sua amministrazione è stata un orrore per Polistena, una dimostrazione concreta di come gli interessi privati possano sovrapporsi ed insidiare le ragioni di utilità collettiva. Ancora dovrebbe ringraziarmi per il modo col quale il sottoscritto ed il mio partito hanno sempre condotto il loro ruolo politico di opposizione alla sua amministrazione, senza ricorrere a denunce o mezzucci come oggi fate voi nella speranza, vana quanto indegna, di poter distruggere l’onorabilità e la stima che la gente continua a dimostrare nei nostri confronti. Non ci siamo certo venduti a questo o quel partito, rimasti coerenti con la nostra identità infischiandocene di lusinghe e quant’altro, o peggio di inseguire poltrone come molti fanno.
Le sue denunce non politiche di cui parla, finiranno nella spazzatura dove già sono finite molte di altri rese in forma anonima dal primo momento del nostro insediamento. Quelle politiche troveranno risposta puntuale, come sempre, per ribadire l’arroganza di chi come lei vorrebbe occupare posti di potere ad ogni costo.
E’ per la quarta volta che tenta la candidatura a Sindaco. Non le sembra esagerato?
Non saranno poi quotidiani che difendono anche la ndrangheta, ai quali sembra tentare di aggrapparsi, a ribaltare la nostra storia personale e politica, fatta di onestà e di trasparenza, non certo di favori e clientele.
Lei, stando all’opposizione, avrebbe potuto e dovuto apprendere molto, in termini di rispetto della legalità, di imparzialità, di coerenza, di risultati raggiunti da una compagine come la nostra, che neanche lontanamente può essere paragonata alla sua gestione fallimentare che ha fatto sprofondare Polistena in tutti i settori della vita amministrativa, in particolare sull’etica pubblica.
Oggi finalmente siamo riusciti a riportare le persone a Polistena, a far ritornare la nostra città punto di riferimento e modello positivo per la Calabria. Polistena si distingue nel deserto di un territorio non curato e a tratti abbandonato al suo destino.
In Calabria amministrazioni capaci, oneste, rigorose come la nostra si possono contare sulle dita di una mano. Non a caso Polistena viene vantata da tutti quale modello da seguire, e Lei questo lo sa bene perchè lo vede e lo vive ogni giorno.
Non ritornerò sulle questioni che riguardano la dottoressa avvocato Raineri, perchè ampiamente trattate in analoghe risposte, ribadendo comunque l’assoluta regolarità degli atti e la sussistenza dei requisiti della stessa. Mi dispiace solo che il prezioso contributo di professionalità e serietà della dottoressa al comune di Polistena è limitato nel tempo, trattandosi di un contratto a termine, diversamente da come la sua amministrazione ha fatto assumendo a tempo indeterminato con concorsi-farsa.
Debbo però constatare che sull’aggressione mediatica subita dalla dottoressa Raineri, lei ha scelto di allinearsi dopo le sculacciate dei “cugini” di “progetto polistena”. Un po’ il film si é ripetuto, già qualche sculacciata l’ha presa quando costoro si trovavano nella sua stessa maggioranza.
Entrerò invece nel merito della sua faticosa ricerca della “discolpa” a suo carico.
E lo farò punto per punto:
• La cooperativa che si chiama “Idea” alla quale la sua amministrazione aveva affidato in modo diretto la gestione del parco della Liberazione, ha abbandonato la gestione del parco poco tempo dopo il nostro insediamento nel 2010. La nostra Amministrazione ha così deciso di pubblicare un avviso rivolto ad operatori commerciali per assicurare una gestione nel tempo e affrancarlo dalla condizione di degrado in cui si trovava. Grazie all’attuale Amministrazione il parco è stato dunque ripreso e rilanciato.
• Il Parco della Liberazione, come ben sa, è oggi gestito da una società, della quale è titolare proprio sua cognata, il che dimostra come le procedure di gara con questa Amministrazione vengano eseguite in modo imparziale, trasparente senza guardare l’appartenenza politica dei concorrenti. Inoltre di recente la Giunta Comunale, organo che Lei accusa solo quando le conviene, è pure venuta incontro alle difficoltà manifestate dalla sig.ra Corvino concedendo con delibera n. 96 del 16/6/2014 proposta dal settore Gare, contratti e servizi Legali, una rateizzazione dei canoni d’affitto pregressi pari ad un debito complessivo di € 10.526,25;
• Palazzo Avati è stato acquistato nel 2009, dalla società IL MARCHESE srl. In tale società non c’è solo il signor Corica, come lei sa bene, ma anche il sig. Laruffa Silvio, all’epoca dell’acquisto suo portavoce. A riguardo visto, che con l’etá forse Lei comincia ad avere problemi di memoria, ho preferito allegarle visura camerale con elenco di tutti i proprietari, nel cui novero scoprirà oltre che suo fratello-portavoce anche nipoti e cognata;
• Aggiungo, visto che l’acquisto è avvenuto in costanza di incarico pubblico da Lei affidato, che Lei non poteva non sapere. E’ lei stesso a scrivere che il portavoce lavorava “secondo le indicazioni e disposizioni quotidiane del sottoscritto” cioè Lei;
• Avrebbe dunque dovuto lavorare da Sindaco del tempo, se avesse avuto un minimo di etica pubblica, per far sì che quel palazzo potesse essere acquistato dal comune e non da terzi, figuriamoci dal suo fratello-portavoce in costanza d’incarico pubblico;
• Colgo l’occasione per informarla che l’opera in bronzo FORTUNA di G. Renda, utilizzata dalla società IL MARCHESE srl come logo delle sue promozioni, non è di proprietà della società, ma della banca Montepaschi, a cui ho personalmente chiesto come Sindaco la ricollocazione in una piazza pubblica di Polistena dimodochè la stessa divenga fruibile ed apprezzabile da tutti i cittadini; la perdurante ostinazione a mantenere quell’opera che rappresenta un simbolo per Polistena Città d’Arte si potrebbe configurare come un’appropriazione indebita che certamente non giova a nessuno;
• Il segretario particolare, ormai in pensione, cui fa riferimento e che ringrazio per il lavoro svolto per una vita al servizio del comune, senza mai aver preso un Euro in più di indennità aggiuntiva, non continua a coordinare nulla, anzi come lei ben sa, ho provveduto con decreto n.15 del 10/12/2013, a nominare un nuovo collaboratore scelto internamente senza aggravi di spesa per il comune;
• Quanto ai fatti su consulenze ed atti illegittimi, le ribadisco le somme che Lei ha sperperato in consulenze per un Piano del Traffico mai prodotto (22.000 Euro) e per un supporto agli uffici per procurare finanziamenti comunitari mai arrivati (55.000 Euro). Infine non c’è bisogno di ricordare che durante la sua gestione poco attenta, alla Procura della Corte dei Conti, non su nostra iniziativa, fu inviata una denuncia dell’allora revisore dei conti Dott. Filocamo, nominato dalla sua stessa maggioranza, in cui si evidenziavano stranezze, irregolarità, spese folli nella gestione del carburante. Le ricorda qualcosa il titolo di un nostro manifesto: “E’ finita la benzina”…?. Pertanto ci risparmi lezioni di legalità a posteriori, la forma va bene quando la sostanza la supporta, diversamente come lei sa bene, è meglio tacere;
• Anche sui costi della politica la sua battaglia è perdente. Infatti, l’indennità del sottoscritto è ridotta del 35% insieme a quella di tutti gli Assessori, risorse che per nostra scelta lasciamo alla comunità di Polistena. Le missioni sono state drasticamente abbattute (nel 2013 abbiamo speso la modica somma di 409 Euro) a differenza dei suoi tempi quando cioè per spese di missioni e rappresentanza si arrivavano a spendere anche 20.000 Euro in un anno;
• Il suo stipendio risultava ufficialmente la metà, solo perchè essendo dipendente pubblico la legge vieta un accumulo di indennità, per questo ha optato per l’indennità profumata di preside scolastico rinunciando di fatto a fare il Sindaco e nominando in sua vece il fratello portavoce. Un brutto esempio di tornacontismo personale e di truffa ai danni della collettività. Cosa si è candidato a fare?;
• Su palazzo Sigillò sa bene che non esiste nessun comitato di tutela del centro storico, ma solo una sigla di Facebook dietro cui non c’é nessun seguito. Su tale argomento sarebbe bello che chi si nasconde dietro sigle esaminasse i piani di recupero approvati durante la sua gestione, che hanno dato vita a strutture illegali ed obbrobriose non attinenti alla tutela della storia e dell’identità dei nostri luoghi;
Per ultimo le consiglio io di godersi queste ultime settimane di preside in vista della pensione che lo stato ha imposto a tutti gli ultrasessantacinquenni com Lei, perchè anche la scuola ha bisogno di rinnovamento e soprattutto perchè occorre investire su giovani e nuove intelligenze oggi alla ricerca di occupazione e stabilità. Sappiamo che sta resistendo in giudizio per mantenere anche lì la poltrona, ma il suggerimento che mi permetto di dare é di lasciare perdere, di dare spazio, perché così facendo non solo veicola un messaggio tutt’altro che altruistico, ma pure perchè a quanto pare, il ricordo che lascia alle spalle, come è stato per il comune, non è un ricordo indelebile.