Tripodi (Udc) risponde alle accuse del commissario regionale dell’Udc Trematerra
redazione | Il 09, Feb 2011
“Nella riunione del coordinamento regionale dellUdc, non abbiamo conclamato alleanze formali con il Pdl, ma ci siamo limitati ad iniziare un confronto con le due ipotesi sul tappeto: formazione del Terzo Polo o alleanza con il presidente Scopelliti. Il taglio dato dalla dichiarazione del commissario regionale dellUdc e l’accusa di schizofrenia che mi muove, appaiono a dir poco ingenerosi”
Tripodi (Udc) risponde alle accuse del commissario regionale dell’Udc Trematerra
“Nella riunione del coordinamento regionale dellUdc, non abbiamo conclamato alleanze formali con il Pdl, ma ci siamo limitati ad iniziare un confronto con le due ipotesi sul tappeto: formazione del Terzo Polo o alleanza con il presidente Scopelliti. Il taglio dato dalla dichiarazione del commissario regionale dellUdc e l’accusa di schizofrenia che mi muove, appaiono a dir poco ingenerosi”
Nella mia dichiarazione dellaltro giorno, ho posto soltanto questioni politiche, mai desideri personali. E quanto sostiene il capogruppo dellUdc Pasquale Tripodi, secondo il quale Nella riunione del coordinamento regionale dellUdc, non abbiamo conclamato alleanze formali con il Pdl, ma ci siamo limitati ad iniziare un confronto con le due ipotesi sul tappeto: formazione del Terzo Polo o alleanza con il presidente Scopelliti. Il taglio dato dalla dichiarazione del commissario regionale dellUdc e l’accusa di schizofrenia che mi muove, appaiono – puntualizza Tripodi – a dir poco ingenerosi. Il tono non è consono allo stile ed all’esperienza politica del parlamentare europeo, senatore Gino Trematerra. Spiega il capogruppo dellUdc: Mentre sta nascendo il Terzo Polo, quale risposta al disastro provocato dal berlusconismo e da un bipolarismo che ha cacciato il Sud in un mare di guai, ragionare con moduli superati dagli eventi è politicamente sbagliato. Io non asserisco che lonorevole Gino Trematerra è aggrappato allaccordo con il presidente Scopelliti per salvaguardare una o più posizioni gestionali, ci mancherebbe altro! Quellaccordo labbiamo voluto tutti. Allo stesso tempo, però, chiedo al commissario regionale del mio partito non minacce di espulsione, che appartengono piuttosto ad una visione autoritaria dei rapporti politici, ma ascolto e rispetto per posizioni politiche che io ho espresso alla luce del sole e su delega piena del partito provinciale. Ancora Tripodi: La mia tesi è in perfetta sintonia con le tesi politiche dellUdc e con le opinioni dei leader nazionali Cesa e Casini. Su questi temi, che sono squisitamente politici e nientaffatto personali, il confronto deve essere intellettualmente onesto, leale e trasparente, anche perché i calabresi sanno bene qual è la partita che ci giochiamo. Infine, secondo Tripodi: Tutto ciò, non deve voler dire mettere in discussione il patto sottoscritto per la Regione, ma responsabilmente deve significare che dora in avanti il nostro sguardo va rivolto a quelle forze con le quali a livello nazionale lUdc sta costruendo un Progetto – Paese unitario, solidale ed europeistico. In questo contesto, non si può prescindere da valutazioni politiche conseguenti, che riguardino la Regione Calabria e particolarmente la Provincia di Reggio Calabria.
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