Tropea, cade l’Amministrazione comunale I tre consiglieri dissidenti hanno sommato i propri voti con quelli della minoranza votando contro l’assestamento di bilancio
TROPEA – L’amministrazione comunale di Tropea è caduta. Nel consiglio comunale svoltosi ieri mattina, infatti, i tre consiglieri “dissidenti” (Sandro D’Agostino, Domenico Tropeano e Nino Valeri) hanno sommato i propri voti con quelli della minoranza votando contro l’assestamento di bilancio.
A questo punto il segretario dovrà comunicare il tutto alla Prefettura che nei prossimi giorni invierà un commissario che si occuperà di guidare il comune, uno dei più importanti centri turistici della costa Tirrenica calabrese, nel pieno della stagione estiva momento culminante della vita cittadina.
Alla fine le divergenze insanabili tra il sindaco Giuseppe Rodolico e una parte consistente della sua maggioranza sono sfociate nello strappo definitivo. Una consiliatura tormentata e segnata dall’invio della commissione d’accesso agli atti. In molti erano convinti che l’amministrazione sarebbe stata sciolta dal Governo per infiltrazione mafiosa. Trascorso il mese di luglio si pensava che il relativo decreto sarebbe slittato a settembre. Non ce ne è stato bisogno. La maggioranza è implosa per conto proprio.
L’amministrazione comunale di Tropea, guidata dal sindaco Giuseppe Rodolico, era stata eletta nella tornata elettorale della primavera 2014. Rodolico era sostenuto da una lista civica, “Tropea futura” che aveva ottenuto la vittoria con 1651 voti pari al 39,2% dei voti contro i 1595 voti raccolti dal sua principale antagonista, Giovanni Macrì, e i 965 di Giuseppe Maria Romano.