Trovato cadavere al San Camillo di Roma "L'ospedale è rifugio di balordi e sbandati", denuncia Assotutela
“Sul San Camillo sembra gravi un implacabile sortilegio: da un mese
all’altro nell’ospedale di Monteverde si susseguono episodi di cronaca nera
che testimoniano il degrado e l’abbandono in cui è lasciata l’importante
struttura sanitaria romana”. E’ il commento del presidente di AssoTutela
Michel Emi Maritato che aggiunge: “Il degrado delle periferie della
Capitale non alberga soltanto nei quartieri a ridosso del raccordo, arriva
fino alle zone centrali e, peggio ancora, in luoghi che dovrebbero essere
l’esempio della sicurezza e del controllo. Il San Camillo, quasi fosse una
sala d’attesa di terza categoria di una stazione, è da tempo meta di
sbandati, disadattati se non criminali e nessuno interviene. Questo è
inconcepibile, considerati i milioni di euro che si spendono ogni anno per
l’Istituto di vigilanza che ha il compito di tutelare il patrimonio in
affidamento. La direzione generale, sebbene tali episodi non siano nuovi
(risale a maggio la violenza su una giovane romena in un padiglione
abbandonato) ha gli occhi chiusi e le orecchie foderate. Pensa soltanto a
svuotare il vicino Forlanini, concentrando tutti i servizi nel San Camillo
che, proprio a causa di tale sovraffollamento vive una crisi profonda, tra
reparti che esplodono ed edifici abbandonati in attesa di futura
destinazione. Ci auguriamo – conclude Maritato – che l’ospedale non diventi
la Tor Sapienza della sanità”.