Truffa all’Unione Europea scoperta a Lamezia. Sequestrati beni per 5 mln di euro I contributi percepiti, erogati per l’occupazione di lavoratori appartenenti a categorie svantaggiate e di disabili, venivano destinati ad altri scopi. Coinvolte 19 persone e sei società - I NOMI DEGLI INDAGATI
I FINANZIERI APPARTENENTI AL GRUPPO DELLA GUARDIA DI FINANZA DI LAMEZIA TERME (CZ) HANNO ESEGUITO SEQUESTRI DI BENI NEI CONFRONTI DI 19 PERSONE FISICHE E 6 SOCIETA’, IN ZONA LAMEZIA E COSENZA.
I SOGGETTI DESTINATARI DEL PROVVEDIMENTO SI SONO RESI RESPONSABILI, A VARIO TITOLO, DI ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE, FALSO E TRUFFA AGGRAVATA AI DANNI DELL’UNIONE EUROPEA E DELLO STATO, PER AVERE OTTENUTO, ATTRAVERSO ARTIFIZI DOCUMENTALI, INDEBITI FINANZIAMENTI PUBBLICI, CHE, INVECE, SAREBBERO DOVUTI ESSERE FINALIZZATI AD INCREMENTARE L’OCCUPAZIONE DI LAVORATORI APPARTENENTI A CATEGORIE SVANTAGGIATE E/O DISABILI.
L’AMMONTARE DEI BENI SEQUESTRATI SI ATTESTA SUI CINQUE MILIONI DI EURO CIRCA.
LO SCOPO DELL’ASSOCIAZIONE ERA QUELLO DI OTTENERE INDEBITI CONTRIBUTI PUBBLICI A DIVERSE IMPRESE, PRINCIPALMENTE ATTRAVERSO LA PRODUZIONE E L’UTILIZZO DI FALSA DOCUMENTAZIONE .
SONO, INOLTRE, EMERSI ANCHE COLLEGAMENTI CON L’ESTERO, IN QUANTO È STATO ACCERTATO CHE IL LEGALE RAPPRESENTANTE DI UNA FITTIZIA SOCIETÀ ASSICURATRICE MALTESE HA PRODOTTO E FORNITO PIÙ VOLTE ALL’ORGANIZZAZIONE FALSE POLIZZE FIDEIUSSORIE A GARANZIA DELL’EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI PUBBLICI.
LA GUARDIA DI FINANZA ANCHE CON QUESTA OPERAZIONE DIMOSTRA LA CONTINUA LOTTA CONTRO L’EVASIONE FISCALE E LA SPESA PUBBLICA ILLECITA, MANTENENDO FORTE LA SUA PRESENZA A TUTELA DEL REGOLARE FUNZIONAMENTO DEI MERCATI.
Il sequestro preventivo dei beni per equivalente, disposto dal gip di Lamezia, Barbara Borelli, su richiesta dal pm titolare delle indagini, Santo Melidona, ha riguardato le quote sociali, del patrimonio immobiliare ed immobiliare nelle disponibilità degli indagati, delle somme appostate nel sistema bancario e finanziario a diverso titolo nella disponibilità degli indagati e delle società fino alla concorrenza degli importi indicati per ciascun indagato, quale somma che sarebbe stata indebitamente percepita a titolo di contribuzione pubblica.
Il sequestro agli indagati (persone fisiche e società) con relative somme è stato disposto per: Antonio Molinaro, 46 anni (799.000 euro); Tiziana Maruca (799.000 euro); Veronica Maria Filice (799.000 euro); Renato Scrivano (799.000 euro); Fabio Talarico (119.000 euro); Luciano Talarico (119.000 euro); Tlcweb srl (119.000 euro); Luca Vescio (68.000 euro); Luigi Vescio (68.000 euro); Saveria Lucia (85.000 euro); Francesco Iuliano (85.000 euro); Domenico Rocca (85.000 euro); Mari srl (85.000 euro); Fabrizio Aiello (51.000 euro); Rosetta Fazio (51.000 euro); Kifà di Fabrizio Aiello (51.000 euro); Katia Cimino (119.000 euro); Angelo Burgo (119.000 euro); Domenico Mastroianni (34.000 euro); Ga.Ma. Sas di Domenico Mastroianni (34.000 euro); Edilmaa costruzioni generali srl (34.000 euro); Rosalinda Saladino (119.000 euro); Giorgio Saladino (119.000 euro); Esse carni srl (119.000 euro).