Truffa vip: 9 anni al ‘Madoff dei Parioli’
redazione | Il 28, Giu 2012
Gianfranco Lande condannato per la megatruffa da 300 milioni di euro ai danni di circa 1.700 investitori
Truffa vip: 9 anni al ‘Madoff dei Parioli’
Gianfranco Lande condannato per la megatruffa da 300 milioni di euro ai danni di circa 1.700 investitori
(ANSA) ROMA – Gianfranco Lande, noto come il “Madoff dei Parioli”, è stato condannato oggi a nove anni di reclusione a conclusione del processo sulla megatruffa da 300 milioni di euro ai danni, tra gli altri, di vip e professionisti della capitale. La sentenza è stata emessa dai giudici della nona sezione del tribunale.
La truffa da 300 milioni di euro è stata compiuta ai danni di circa 1.700 investitori, compresi vip e professionisti. Ieri difensori di Lande, Salvatore Sciullo e Susanna Carraro, a fronte della richiesta di condanna a 12 anni e 8 mesi di reclusione del loro assistito fatta dal pm Luca Tescaroli, avevano chiesto l’assoluzione. Lande è detenuto dal marzo dello scorso anno. Sono già stati condannati, con riti alternativi, i principali collaboratori di Lande: Roberto Torregiani (5 anni di reclusione), Raffaella Raspi, ex compagna di Lande, (tre anni e quattro mesi), suo fratello Andrea (due anni e otto mesi) e Giampiero Castellacci de Villanova (tre anni).
– La sentenza è stata emessa dopo oltre quattro ore di camera di consiglio dal collegio presieduto da Carmelita Russo. Il pm Luca Tescaroli aveva chiesto la condanna dell’imputato a 12 anni e otto mesi di reclusione. Lande, accusato di associazione per delinquere finalizzata all’abusivismo finanziario, è stato condannato anche ad una multa di 20 mila euro, alle spese di giudizio e ad risarcire i danni alle oltre 300 parti civili costituite nel giudizio in separata sede ed in solido con i responsabili civili Carispaq ed Egp. Quella di oggi è la seconda condanna inflitta a Lande. Il 30 maggio scorso gli erano stati inflitti quattro anni e sei mesi di reclusione per il fallimento di una sua società, la Egp France. Nessun riferimento, nel dispositivo, a Bankitalia e Consob, presenti nel procedimento come responsabili civili, anche se Consob figura nell’elenco delle parti civili da risarcire. La condanna di Lande fa riferimento a fatti successivi all’1 luglio 1998; Nei suoi confronti è stata disposta l’assoluzione per i fatti contestati e precedenti a quella data in quanto l’abusivismo finanziario non era previsto dalla legge come reato.
“Questa sentenza va oltre ogni principio; i giudici non hanno avuto il coraggio di andare oltre l’impostazione accusatoria. Occorreva analizzare la realtà dei fatti così come emersa nel corso del dibattimento. La sintesi dell’affermazione di Lande ‘e’ uno scandalò è proprio per sottolineare che non si è avuto questo coraggio”. E’ il commento dell’avvocato Salvatore Sciullo, difensore di Gianfranco Lande, alla sentenza di condanna emessa nei confronti del suo assistito. “Siamo curiosi di conoscere le motivazioni della sentenza – ha aggiunto il penalista – Certamente la impugneremo perché infliggere 9 anni a una persona che si è comportata come ha fatto Gianfranco Lande, senza scappare ed affrontando i problemi che si erano creati non per sua responsabilità ma per le condotte di altri, non merita di essere accettata”.
CONSOB: SODDISFATTI, ACCOLTA NOSTRA IMPOSTAZIONE – “Siamo soddisfatti perché è stata accolta pienamente la nostra impostazione sulla vicenda”. E’ il commento del capo dell’Ufficio legale della Consob, Salvatore Providenti, presente alla lettura del dispositivo della sentenza che ha condannato Lande per la megatruffa da 300 milioni di euro. “La nostra soddisfazione è perché hanno accolto le nostre richieste come parte civile con riferimento alla questione dell’ostacolo alla vigilanza – ha aggiunto Providenti – respingendo invece tutte le richieste di risarcimento dei danni contro la Consob”.
PARTI CIVILI, FINALMENTE GIUSTIZIA E’ FATTA – “Finalmente giustizia è fatta”. Ha commentato così la sentenza di condanna a Gianfranco Lande, l’avvocato Claudio Coratella, legale di numerose parte civili nel processo al cosiddetto ‘Madoff dei Parioli’. “L’odissea di tanti che hanno perso tutti i loro risparmi è finita” – ha aggiunto Coratella – che ha avvertito: “Questa condanna farà scuola e sarà un monito per i futuri truffatori sulle conseguenza delle loro gesta”.