Una delle modalità più subdole di hacker e truffatori telematici è quella di invitare
a comunicare i dati ai titolari di conti correnti paventando la possibilità di vederseli
bloccati se non si seguono le istruzioni fornite. Si tratta di una truffa che ormai
è tra le più “gettonate” proprio perché si cerca di stimolare l’utente della
rete ad affrettarsi nella procedura di una falsa “verifica dell’identità”
per carpire i riferimenti utili per accedere al conto corrente. Ed è proprio il
tono del messaggio che può pervenire tramite email o messaggerie istantanee che
sono ancora tanti i cittadini che continuano a cascarci. Ma basta essere solo un
po’ attenti nel capire la fonte truffaldina di queste comunicazioni, che si può
evitare di finire dentro la “rete”. Ed in tal senso, lo “Sportello dei Diritti” ritiene utile segnalare quanto evidenziato dalla Polizia Postale con l’ennesimo
post sulla sua pagina Facebook “_Commissariato di PS On Line – Italia_”
con il quale ha pubblicato una foto del messaggio utilizzato dagli hacker, che utilizza
il logo di Poste Italiane per tentare di sorprendere quanti più titolari possibili
di conti BancoPosta. Questo il testo dell’allerta della Polizia Postale: “48
ore per adempiere a ciò che ci viene richiesto pena la limitazione del proprio conto.
Richieste perentorie e minacciose alla base di questa truffa. Non ci facciamo intimidire”.
Il modo migliore per difendersi, ricorda ancora una volta Giovanni D’Agata, presidente
dello “Sportello dei Diritti”, è quello di non rispondere mai a questi messaggi
truffaldini e quindi di non cliccare sui link cui solitamente conducono o rispondere
alle richieste di dati personali o bancari. È bene continuare ad informare gli utenti
che Poste Italiane non utilizza mai queste modalità per le proprie procedure o attività.
Bisogna, quindi, solo prestare più attenzione, cestinare il messaggio, e, come ripetuto,
evitare di cliccarci sopra e seguire le istruzione riportate. Nel caso siate comunque
incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite
i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.