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Turismo, “Andare Oltre” lancia idea circolazione ferrocicli

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Riceviamo e pubblichiamo

Ormai da molti anni le vie di trasporto sono cambiate nella Piana di Gioia Tauro. Un tempo i paesi interni come Cittanova erano collegate alla centrale Stazione Ferroviaria dello Stato di Gioia Tauro con le famose “littorine” ormai dismesse e obsolete rispetto al passato. Partendo dall’approvazione della “legge Ferrovie Turistiche” (DDL IACONO) e ricollegandoci alla nostra proposta turistica presentata nel nostro programma elettorale che porteremo avanti, ci sorprende che il Consigliere Regionale espressione dell’area di governo della Regione e Consigliere Comunale di Cittanova non abbia fatto notare al Ministro dei Beni Culturali nonché al Ministro dei Trasporti e al Presidente della Regione Calabria Oliverio che oltre alla tratta Cosenza – San Giovanni in Fiore, unico percorso ferroviario individuato dalla prefata legge, esiste anche una linea ferroviaria dismessa nell’area metropolitana di Reggio Calabria, la quale partendo da Cinquefrondi lambisce tutti i maggiori centri della Piana terminando il suo percorso nella città Metaurina, che potrebbe tranquillamente rientrare nella legge delle “Ferrovie Turistiche”, stante la notevole valenza paesaggistica del percorso ferrato che dal mare si inerpica sino a toccare le pendici Aspromontane.

Ci sembra alquanto strano che il Partito Democratico, presente nella giunta comunale di Cittanova, sostenuta anche dallo stesso Consigliere Regionale nel ruolo di maggiore esponente della maggiornza in consiglio comunale, non abbiano provveduto con i propri parlamentari che fanno parte dell’area di Governo a far rientrare la linea Cinquefrondi – Gioia Tauro nella “legge delle Ferrovie Turistiche”, con la stessa tempestività con la quale sono intervenuti con il proprio parlamentare Demetrio Battaglia sui fatti della Banca di Credito Cooperativo di Cittanova. Il Sindaco di Cittanova, il Consigliere Regionale di riferimento dell’area di Governo Regionale, il Partito Democratico a nostro avviso, hanno perso l’occasione per dimostrare con i fatti un chiaro interesse politico a favore dello sviluppo del territorio.

Andare oltre, pertanto, persegue l’obiettivo di riutilizzare la tratta dismessa al fine di evitare di sottrarre ulteriore suolo per la realizzazione di una pista ciclabile, come invece sostenuto da qualche associazione di “Grandi” politici. Pista ciclabile che scorrerebbe parallelamente ad una nuova realizzanda infrastruttura, il cui tracciato sembrerebbe non interessare il territorio di Cittanova. Il riuso della tratta ferroviaria dismessa, consentirebbe di inoltrarsi all’interno di un territorio composto da scorci paesaggistico e agricoli di elevata qualità. Tratta ferroviaria che, rivalorizzata, potrebbe rappresentare un asse portante su un’area naturalistica /paesaggistica e che con i dovuti accorgimenti, consentirebbe di conoscere e visitare i vecchi frantoi che potrebbero essere rivalorizzati e che sono dislocati lungo il tratto della linea ferrata. Alla sottrazione di ulteriore terreno agricolo, preferiamo il riutilizzo di una vecchia tratta ferroviaria con un rapporto costo/beneficio inferiore alla realizzazione di una pista ciclabile vicino ad una infrastruttura che avrebbe bisogno di ben altri interventi utile ai proprietari dei terreni attigui alla stessa.

Chiediamo dunque a questa Amministrazione comunale che sembra sempre più a secco di idee come le condotte idriche, di attivare le procedure utili al reintegro della tratta dismessa nel progetto di legge “Ferrovie turistica” per la realizzazione di questo progetto sicuramente più fattibile di una pista ciclabile o di una funivia. Ciò sarebbe il compimento di un primo passo verso un territorio che si apre all’economia turistica dell’entroterra dal quale Cittanova otterrebbe beneficio. Un progetto turistico nel quale crediamo possa inserirsi l’entroterra nello sviluppo assieme a quello delle coste Tirreniche e Joniche, nel quale contesto il Ferrociclo oltre a recuperare una rete ferroviaria dismessa, sarebbe un’ottima alternativa alla pista ciclabile creando così un’attrattiva utile al territorio.

Il Presidente
Domenico Fonti