Turista ceco ucciso da un raro attacco di squalo L'incidente, avvenuto nel Mar Rosso in Egitto, ha riaperto il dibattito sulla pericolosità di questi pesci
Un turista ceco è morto al largo del Mar Rosso i in seguito al
tragico attacco di uno squalo, un evento estrenamente raro.
L’incidente è avvenuto giovedì a 20 chilometri a nord di Marsa Alam
(sud-est), una zona popolare per i subacquei e gli apneisti “dove sono
presenti gli squali”, ha detto il generale Attef Wagdi, presidente del
consiglio comunale.della città. I media locali avevano
precedentemente riferito che i resti di un corpo erano stati trovati
su una delle spiagge di Marsa Alam, senza fornire ulteriori dettagli.
L’ambasciata ceca in Egitto e il ministero della salute egiziano
stanno lavorando insieme “per la consegna del corpo”, ha detto Wagdi.
Il Ministero dell’Ambiente ha anche istituito una commissione per
determinare le cause e le circostanze dell’incidente, secondo la
stessa fonte. Questo tipo di attacco è molto raro, evidenzia Giovanni
D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti
[http://www.sportellodeidiritti.org/]” gli squali nel Mar Rosso
prendono molto raramente i nuotatori se non superano i limiti nelle
zone consentite. Nel 2015, un turista tedesco è stato ucciso da uno
squalo su una spiaggia egiziana nella stessa zona nel Mar Rosso. E nel
2010, una donna tedesca è stata uccisa e altri quattro turisti sono
stati gravemente feriti durante gli attacchi di squali al largo di una
spiaggia di Sharm el-Sheikh, la più famosa località balneare
egiziana. L’episodio potrebbe ricordare a qualcuno il film “Lo
Squalo”, continua Giovanni D’Agata, ma in realtà questi pesci di
solito non attaccano l’uomo, anzi, cercano di evitarlo, e in mancanza
di “provocazioni” è estremamente raro che attacchino. Gli squali non
rappresentano una minaccia ed è essenziale cambiare la percezione e
l’immagine che abbiamo di loro come simbolo di terrore. E, ancor più
importante, ad aumentare i rischi è in buona parte il comportamento
umano. “Mano a mano che in tutto il mondo cresce il numero di persone
interessate a fare attività ricreative in mare dobbiamo aspettarci un
conseguente aumento di incidenti”, spiega l’International Shark Attack
File nel suo report del 2017. Al contrario sono gli squali a dover
temere gli uomini. Nel 2017 i ricercatori hanno stimato che ogni anno
nel mondo vengono uccisi 100 milioni di squali pari una percentuale
della popolazione totale compresa tra il 6,4 e il 7,9%. Un tasso di
mortalità che i biologi giudicano insostenibile.