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TAURIANOVA (RC), SABATO 23 NOVEMBRE 2024

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Turista ceco ucciso da un raro attacco di squalo L'incidente, avvenuto nel Mar Rosso in Egitto, ha riaperto il dibattito sulla pericolosità di questi pesci

Turista ceco ucciso da un raro attacco di squalo L'incidente, avvenuto nel Mar Rosso in Egitto, ha riaperto il dibattito sulla pericolosità di questi pesci
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Un turista ceco è morto al largo del Mar Rosso i in seguito al
tragico attacco di uno squalo, un evento estrenamente raro.
L’incidente è avvenuto giovedì a 20 chilometri a nord di Marsa Alam
(sud-est), una zona popolare per i subacquei e gli apneisti “dove sono
presenti gli squali”, ha detto il generale Attef Wagdi, presidente del
consiglio comunale.della città. I media locali avevano
precedentemente riferito che i resti di un corpo erano stati trovati
su una delle spiagge di Marsa Alam, senza fornire ulteriori dettagli.
L’ambasciata ceca in Egitto e il ministero della salute egiziano
stanno lavorando insieme “per la consegna del corpo”, ha detto Wagdi.
Il Ministero dell’Ambiente ha anche istituito una commissione per
determinare le cause e le circostanze dell’incidente, secondo la
stessa fonte. Questo tipo di attacco è molto raro, evidenzia Giovanni
D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti
[http://www.sportellodeidiritti.org/]” gli squali nel Mar Rosso
prendono molto raramente i nuotatori se non superano i limiti nelle
zone consentite. Nel 2015, un turista tedesco è stato ucciso da uno
squalo su una spiaggia egiziana nella stessa zona nel Mar Rosso. E nel
2010, una donna tedesca è stata uccisa e altri quattro turisti sono
stati gravemente feriti durante gli attacchi di squali al largo di una
spiaggia di Sharm el-Sheikh, la più famosa località balneare
egiziana. L’episodio potrebbe ricordare a qualcuno il film “Lo
Squalo”, continua Giovanni D’Agata, ma in realtà questi pesci di
solito non attaccano l’uomo, anzi, cercano di evitarlo, e in mancanza
di “provocazioni” è estremamente raro che attacchino. Gli squali non
rappresentano una minaccia ed è essenziale cambiare la percezione e
l’immagine che abbiamo di loro come simbolo di terrore. E, ancor più
importante, ad aumentare i rischi è in buona parte il comportamento
umano. “Mano a mano che in tutto il mondo cresce il numero di persone
interessate a fare attività ricreative in mare dobbiamo aspettarci un
conseguente aumento di incidenti”, spiega l’International Shark Attack
File nel suo report del 2017. Al contrario sono gli squali a dover
temere gli uomini. Nel 2017 i ricercatori hanno stimato che ogni anno
nel mondo vengono uccisi 100 milioni di squali pari una percentuale
della popolazione totale compresa tra il 6,4 e il 7,9%. Un tasso di
mortalità che i biologi giudicano insostenibile.