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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 21 NOVEMBRE 2024

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Elezioni politiche: “L’agenda Draghi”, gli scenari del barlume e… la pasta ‘ncasciata Parlamentari ridotti, nomi in balia delle onde, azzardi da bar dello sport, particolari tra un seduta al bar dello sport e una passeggiata in riva al mare (ma non troppo vicino)

Elezioni politiche: “L’agenda Draghi”, gli scenari del barlume e… la pasta ‘ncasciata Parlamentari ridotti, nomi in balia delle onde, azzardi da bar dello sport, particolari tra un seduta al bar dello sport e una passeggiata in riva al mare (ma non troppo vicino)

Ogni drago genera sempre un San Giorgio che lo uccide, e così è accaduto nel Parlamento italiano con il “governo dei migliori (?)”, guidato da Mario Draghi. Una coalizione che su certi aspetti sembrava un coacervo di scappati da casa. Ma con un solo “imperatore” impersonato da un banchiere. Borges scrisse che quando cade un drago lo stesso era asceso al firmamento sopra un altro drago, ma speriamo che dopo il 25 settembre non sarà così.
E ora? Sono cavoli amari perché nessuno si sarebbe aspettato questa fine, nessuno era preparato alle imminente elezioni, nessuno avrebbe voluto una campagna elettorale in piena estate.
Tutte le forze politiche, tutte, sono impreparati, c’è da allestire le liste, i candidati più forti e soprattutto cercare di porre rimedio all’irreparabile, come una debacle politica visto pure, considerando le elezioni passate, la stanchezza degli italiani ad andare a votare e quindi accrescere quella forza politica oscura chiamata astensionismo.
Si andrà a votare con la stessa legge elettorale della scorsa volta, se prima era una “porcata”, questa è una grande “baggianata” ed è il Rosatellum. Un sistema misto proporzionale/maggioritario, dove circa un terzo dei seggi di Camera e Senato vengono eletti con un sistema maggioritario, in scontri diretti nei collegi uninominali, e i restanti due terzi con un sistema proporzionale. Nei fatti è un sistema che favorisce la formazione di coalizioni e penalizza i partiti che si presentano da soli (sbarramento del 3% da soli e 10% la coalizione). Ma la novità più importante è la riduzione dei parlamentari, sia passa da 630 a 400 deputati, e da 315 a 200 senatori, quindi 345 parlamentari in meno (e 345 stipendi e benefit a carico del bilancio dello Stato in meno).
In Calabria la partita sarà dura, sia per le condizioni climatiche che per le condizioni fisiologiche di alcune forze politiche, visto che le ultime regionali hanno sancito la netta vittoria di Roberto Occhiuto con il 54,46% e con Forza Italia che detiene quasi la metà di quei consensi.
La Calabria si presenta con una forte penalizzazione di parlamentari e con dei collegi stravolti. Prima esprimeva 30 parlamentari adesso ne dovrà eleggere 19 (13 deputati e 6 senatori).
Sarà una battaglia senza esclusione di colpi in questi due mesi di campagna elettorale, dove sulla carta e secondo gli ultimi sondaggi vedono la coalizione di centrodestra favorita alla vittoria finale.
Tra il 21 e il 22 agosto scopriremo chi saranno i candidati con il deposito delle liste, ed è normale che saranno premiati i candidati che alle ultime elezioni regionali hanno avuto dei consensi reali, si ragiona sui numeri, non è consentito ragionare diversamente.
In Calabria saranno cinque i collegi uninominali alla Camera e due al Senato, per un totale di sette collegi, e poi un collegio plurinominale (con otto seggi) alla Camera e un collegio plurinominale (con quattro seggi) al Senato su scala regionale.
Cinque collegi Camera dei Deputati
Il primo comprende la provincia di Crotone e la parte nord orientale della provincia di Cosenza (Cassano, Castrovillari, Corigliano-Rossano, San Giovanni in Fiore, Acri): il secondo, comprende Cosenza e la parte occidentale della provincia di Cosenza: il terzo collegio comprende l’intera provincia di Catanzaro (quindi il capoluogo e anche Lamezia Terme): Il quarto comprende la provincia di Vibo valentia la parte nord occidentale della Città Metropilatana di Reggio Calabria (ovvero la Piana di Gioia Tauro con Rosarno, inter-provinciale Reggio-Vibo, Gioia Tauro, Polistena, Taurianova e Oppido Mamertina) e infine il quinto collegio comprende Reggio Calabria e la restante parte della Città Metropolitana. Inoltre, per la Camera sono a disposizione poi gli otto seggi plurinominali, in un unico collegio regionale.
Due Collegi Senato della Repubblica
Il primo comprende le province di Cosenza e Crotone, mentre il secondo le province di Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria. Inoltre, per il Senato sono a disposizione i quattro seggi plurinominali, in un unico collegio regionale.
Una vera e propria rivoluzione anche per la scelta dei candidati per avere un successo accettabile.
I possibili candidati
Molti i nomi in giro e molte le paure che alcuni partiti hanno, sempre in considerazione delle ultime regionali, di fare cilecca e ridurre le percentuali di consenso. Ma molto dipenderà dagli accordi delle coalizioni nazionali. Il centrodestra si sa già che andrà compatto, ma in Calabria Forza Italia, visti gli ultimi risultati dovrà fare la parte del mattatore. Oltre ai sicuri parlamentari uscenti come Francesco Cannizzaro, Mangialavori, Tripodi, potrebbero far parte della partita anche il mister preferenze, attuale assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo. Il problema si pone nel collegio che riguarda Vibo e la Piana di Gioia Tauro, dove il candidato più forte è risultato Arruzzolo, con un primo dei non eletti ovvero Giannetta (che non è escluso che potrebbe essere lui della partita). Fratelli d’Italia alle ultime regionali ha preso l’8,70% e si fanno i nomi, oltre dell’uscente Wanda Ferro, anche dell’assessore regionale Fausto Orsomarso, ma resta sempre il nodo nel collegio pianigiano, dove magari potrà prevalere l’attuale coordinatore provinciale Denis Nesci. Diciamo che il quarto collegio resta un mistero per tanti partiti, a meno che non si opti con la candidatura in più collegi come prevede il Rosatellum (massimo 5 nel proporzionale oltre al collegio uninominale).
Altro nodo resta quello della Lega che nelle ultime elezioni ha perso drasticamente dei consensi, infatti alle ultime regionali ha preso il l’8,33% , mentre nelle regionali vinte con la compianta Jole Santelli era al 12,25%. I nomi potrebbero essere tanti dall’attuale commissario regionale Saccomanno, al primo de non eletti, il sindacalista Stefano Princi e qualche speranza forse, la nutre anche l’attuale sindaco di Taurianova Roy Biasi (oramai in fase quasi “distaccata” dal Carroccio), come non è esclusa la candidatura di Tilde Minasi dove la stessa ha rinunciato allo scranno parlamentare del Senato per optare all’attuale poltrona di assessore regionale, come sembra quasi certa la candidatura dell’attuale presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso.
Nel centrosinistra vige il mistero, non si comprende bene chi saranno i futuri candidati se non con poche certezze, viste anche le diaspore degli ultimi anni con la nascita di partiti come Italia Viva e Azione. Sarà dei giochi sicuramente il leader regionale del Pd Nicola Irto e forse anche il consigliere regionale Mimmo Bevacqua e poi? Nel collegio della Piana, chi?
Tra i candidati possibili alla Camera, ci potrà essere per Azione l’ex sindaco di Taurianova Fabio Scionti e nel collegio della Città Metropolitana l’attuale sindaco facente funzione Carmelo Versace.
Negli altri partiti sia di centrodestra come Udc, Coraggio Italia e di centrosinistra come Articolo 1, Italia Viva e la stessa Azione che non si sa ancora se andranno da soli o in coalizione con il Pd, si osserva con grande incertezza.
Discorso diverso per il Movimento Cinque Stelle, nei fatti la forza trainante è l’ex premier Giuseppe Conte, e riuscirà in Calabria a dare la spinta necessaria per il cosiddetto voto d’opinione? Attualmente a livello nazione viene dato tra il 10 e il 12%, ma in Calabria? Alle ultime due elezioni regionali, si è sempre attestato a poco più il 6%.
Quello che accadrà ancora è troppo presto per dirlo, ogni ipotesi potrebbe essere un azzardo e ogni probabilità di indovinarla un mistero che solo dopo il 22 agosto scopriremo e magari tra i candidati uscirà sempre una “Loyal Card” da giocare!
(GiLar)