Uccisione orsa Daniza, Ferrara (M5S) presenta un’interrogazione parlamentare
redazione | Il 24, Set 2014
“La Commissione Ue ci dica se la Provincia Autonoma di Trento è meritevole di assegnazione dei Fondi europei per la tutela degli orsi”
Uccisione orsa Daniza, Ferrara (M5S) presenta un’interrogazione parlamentare
“La Commissione Ue ci dica se la Provincia Autonoma di Trento è meritevole di assegnazione dei Fondi europei per la tutela degli orsi”
“L’uccisione dell’orsa Daniza pone seri interrogativi in merito, non solo alle responsabilità,
ma anche alla capacità della Provincia Autonoma di Trento di gestire i progetti di
ripopolazione e tutela degli orsi finanziati dall’Unione europea nell’ambito del
programma LIFE”, è quanto dichiara l’eurodeputata del M5S Laura Ferrara che ha presentato
un’apposita interrogazione parlamentare insieme ai colleghi Marco Zullo, Marco Affronte,
Tiziana Beghin, David Borrelli, Dario Tamburrano e Marco Valli.
“La direttiva “Habitat” 92/43/CEE – ha aggiunto la Ferrara – impone agli Stati membri
di sorvegliare lo stato di conservazione di diverse specie ed habitat naturali, tra
cui gli orsi. In questo contesto l’Ue, attraverso il programma LIFE, ha finanziato
diversi progetti, alcuni dei quali, per un valore complessivo di circa 12 milioni
di euro, sono stati realizzati nel parco naturale Adamello Brenta e gestiti dal Servizio
Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento”.
“L’uccisione di Daniza, a causa di una dose eccessiva di sonnifero utilizzato per
la cattura, onde scongiurare presunti pericoli per l’uomo, è la chiara conseguenza
di un intervento sproporzionato rispetto all’effettivo pericolo oltre che non conforme
ai protocolli LIFE. È evidente – ha chiosato la portavoce dei cittadini del M5S –
che quanto accaduto rende necessaria un’indagine della Commissione Ue volta a fare
chiarezza sulla capacità della provincia di Trento di portare a termine i progetti
LIFE intrapresi e quelli di imminente attuazione, tra cui il LIFE DINALP BEAR, che
prevede un budget di quasi 6 milioni di euro, di cui 4 provenienti dall’Ue”.