Ue, da settembre lampadine alogene al bando La metà degli italiani non lo sa
L’UE sta compiendo il passo successivo in termini di risparmio
energetico: dal 1 ° settembre 2018, la lampada alogena sarà bandita
– per motivi energetici e ambientali. In particolare sono interessate
le lampade alogene con un indice di efficienza energetica inferiore a
B. Tuttavia, rimangono escluse le lampade alogene con prese R7 e G9 e
almeno una classe energetica di C. A casa, tutte le lampadine a pera
non devono essere cambiate contemporaneamente. Perché nella prima
fase, il divieto sarà recepito solo per i produttori di lampade e
rivenditori. Originariamente, le lampadine alogene dovevano essere
bandite nel 2016, ma poi è stata approvata una sospensione fino a
settembre 2018. La decisione di eliminare le lampade alogene dal
commercio non verrà applicata alle lampade alogene direzionali, alle
lampade alogene utilizzate per le lampade da tavolo e i proiettori.
Quindi, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei
Diritti [http://www.sportellodeidiritti.org/]”,a partire dal
prossimo autunno, chi non l’avesse ancora fatto dovrà cominciare a
sostituire le proprie lampadine alogene. Il divieto riguarda
principalmente le classiche lampadine alogene in vetro, non
direzionali, con attacco a vite E27 o E14 che funzionano senza
trasformatore, oltre ad alcune lampadine alogene non direzionali con
attacco speciale (G4 e GY6.35). Esistono già numerose alternative LED
economiche e a basso consumo energetico simili nella forma alle
lampadine tradizionali. Per familiarizzare con la nuova tecnologia, in
questa fase di transizione, basta verificare le seguenti informazioni
presenti sulla confezione dei prodotti: La presenza della dicitura
LED; Le informazioni sul wattaggio, che includono sia il “vecchio”
wattaggio della lampadina a incandescenza sia il “nuovo” wattaggio
della lampadina LED, il che fornisce un’indicazione indiretta del
potenziale risparmio energetico; La forma: lampadina classica o
faretto direzionale; L’attacco: a vite E27 o E14 oppure speciale (ad
esempio G4 o GY6.35); La diffusione della luce: non direzionale (per
la lampadina di forma classica) o direzionale (per i faretti); La
durata: espressa in ore e anni, considerevolmente più lunga di quella
delle alogene; La tonalità di luce: che può variare dal bianco caldo
al bianco freddo. Anie Confindustria sottolinea che «Il passaggio da
una lampada alogena di media potenza ad un LED ad alta efficienza
energetica permetterà di risparmiare circa 115 euro, considerato il
ciclo di vita del LED di circa 20 anni, e di recuperare il suo costo
entro un anno. I risparmi, poi, aumenteranno ulteriormente dal 2018,
con i prezzi dei LED più bassi e una migliore performance dei LED
stessi. Quanto ai vantaggi per l’ambiente e la sicurezza energetica,
il passaggio a lampadine a basso consumo energetico dal 2018 porterà
un risparmio energetico annuale pari al consumo annuo di elettricità
del Portogallo (48 TWh di energia elettrica) e consentirà di
risparmiare circa 15,2 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 entro
il 2025, pari alle emissioni generate da circa due milioni di persone
all’anno. I rivenditori potranno tuttavia continuare a venderle fino
ad esaurimento scorte,le conseguenze saranno quindi avvertite con un
certo ritardo e i consumatori avranno il tempo necessario per passare
gradualmente alle moderne lampadine LED.