Uil Fpl analizza situazione dialisi nella provincia reggina Analisi delle tante criticità che affrontano i pazienti uremici
Riceviamo e pubblichiamo
Il gruppo dirigente della UILFPL del Comprensorio di Reggio Calabria alla presenza del Segretario Aziendale Roberto Cetina (tra l’altro coordinatore infermieristico della U.O.S. della Dialisi di Scilla) e del Segretario Provinciale Nicola Simone si è riunito per affrontare il problema dei dializzati non trattabili, per deficit delle nostre strutture sanitarie, all’interno della provincia reggina. Ormai da anni immemori si assiste a detta criticità che riguarda quei pazienti uremici, costretti a rivolgersi, per sottoporsi alle sedute dialitiche, più volte alla settimana ad una struttura privata della dirimpettaia Messina. Di tanto in tanto, sulla scorta delle giuste rimostranze dei pazienti e/o delle benemerite associazioni che li rappresentano si riapre l’argomento e i politici ai vari livelli si svegliano dal loro torpore proferendo le solite frasi di circostanza.
Si è dovuto verificare che un paziente oramai disperato minacciasse, addirittura, di lasciarsi morire pur di non dover affrontare i disagi cui a giorni alterni è costretto a sopportare, affinché si riaprisse in tutta la sua drammaticità l’argomento. Passa il tempo e quanti non potendo praticare il proprio trattamento dialitico continuano ad affrontare una vera e propria odissea sanitaria permanente. È un diritto riconosciuto dalla legge poter svolgere le sedute di che trattasi nello stesso luogo dove persiste la propria residenza, ma di questo ci si ricorda solo a ridosso degli appuntamenti elettorali. L’impegno del Sig. Prefetto di Reggio con l’istituzione di un tavolo tecnico ha ridato speranza a questi sfortunati nostri concittadini, cercando di individuare le possibili soluzioni. Vergognoso appare il comportamento del dipartimento regionale alla salute che inspiegabilmente si attarda a formalizzare le autorizzazioni di rito indispensabili all’incremento del numero di dializzati trattabili tra Reggio, Melito e Scilla.
More solito, la burocrazia regionale impera, ed in questo caso specifico impedendo una giusta ri-parametrazione dei posti letto non consente una risposta definitiva alla forte domanda di tali prestazioni specialistiche che giunge dal territorio. Nel frattempo una soluzione tampone, assolutamente momentanea, potrebbe essere rappresentata, fermi restando i posti letto, dall’istituzione del cosiddetto terzo turno, possibile, comunque, solo attraverso il potenziamento del personale medico ed infermieristico. La UIL comunica urbi et orbi che vigilerà scrupolosamente affinché venga meno la possibile speculazione che vuole in questi frangenti far montare l’ipotesi dell’attivazione di una Struttura di dialisi privata, stimolata nella sua applicazione dai forti proventi economici conseguenti al vantaggioso tipo di convenzione. Questa O.S. ritiene che detta attività debba svolgersi all’interno di un contesto sanitario pubblico, il solo capace di fornire le giuste garanzie di sicurezza per detti pazienti, per tali motivi ribadisce la richiesta che all’interno delle Dialisi allocate presso il GOM, l’Ospedale Tiberio Evoli e la casa della salute di Scilla, vengano trovate le giuste soluzioni al problema. Chiediamo all’ing. Scura sinergicamente al DG del GOM di trovare le adeguate soluzioni.
Segreteria Comprensoriale ambito RC
Roberto Cetina
Il Segretario Territoriale
Nicola Simone