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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 21 NOVEMBRE 2024

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La terribile storia di Agostino Ascone, l’operaio di Taurianova che doveva morire. Dall’omicidio alla condanna all’ergastolo degli amanti come presunti autori dell’assassinio Una condanna quella pronunciata ieri che descrive quanto ancora c'è da lavorare sulla cultura di questo paese. E intanto il corpo del povero Agostino non c'è, nemmeno il diritto di una degna sepoltura e di piangere

La terribile storia di Agostino Ascone, l’operaio di Taurianova che doveva morire. Dall’omicidio alla condanna all’ergastolo degli amanti come presunti autori dell’assassinio Una condanna quella pronunciata ieri che descrive quanto ancora c'è da lavorare sulla cultura di questo paese. E intanto il corpo del povero Agostino non c'è, nemmeno il diritto di una degna sepoltura e di piangere

Di GiLar

Avevamo riportato quelle parole terribili, “Ti fazzo squagliare ‘nta l’acido dai rosarnisi”, quella minaccia alla cognata sol perché i familiari chiedevano spiegazioni sulle contraddizioni fornite ai carabinieri dopo la scomparsa del marito, durante le indagini. E poi la freddezza in un momento drammatico quando afferma, sempre si legge nelle intercettazioni, “Non c’è niente che se c’era qualche cosa già ci avevano arrestato. Hai capito… se c’era qualche cosa già ci avevano arrestato”.
Il sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria, Salvatore Rossello nella sua requisitoria aveva chiesto l’ergastolo per i due amanti, Salvatore Antonio Figliuzzi (con tre anni di isolamento) e Ilaria Sturiale, mentre per il presunto complice Giuseppe Trapasso, la richiesta è stata di 22 anni.
Il processo nasce da un’inchiesta che quattro mesi dopo il delitto ha portato all’arresto della moglie della vittima, Ilaria Sturiale di 31 anni, dell’amante di lei Salvatore Antonio Figliuzzi di 51 anni e di Giuseppe Trapasso di 31 anni, ritenuto complice dei due amanti.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri coordinati dal Procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, Ilaria Sturiale moglie del povero Agostino Ascone aveva una relazione con Antonio Figliuzzi, pregiudicato in quanto già condannato per reati mafiosi e ritenuto affiliato alla potente cosca dei Bellocco di Rosarno. Il Figliuzzi era il marito della testimone di giustizia Maria Concetta Cacciola, morta nel 2011 dopo aver ingerito dell’acido.
In quel fatale tranello, stando alle ricostruzioni effettuate anche alle immagini delle telecamere di un ristorante, si è delineato un quadro sugli ultimi momenti di vita di Agostino Ascone, in quanto attirato da un tranello, e dove la vittima si è allontanato con la propria autovettura in compagnia di Figliuzzi per poi scomparire e non essere ritrovato mai più. Secondo gli inquirenti c’era un accordo con la moglie e l’amante avrebbe poi riportato il mezzo nei pressi della casa dell’imprenditore agricolo ucciso, con l’aiuto del complice Giuseppe Trapasso.
Una brutta storia, un lavoratore ucciso e sparito nel nulla, dove non c’è nemmeno un corpo su cui piangere, ma quello che è più certo di questa terribile storia è che Agostino Ascone doveva morire.
Finisce il primo capitolo di quella che è oramai una delle pagine più tragiche, deplorevoli e drammatiche nella Piana di Gioia Tauro, l’omicidio del povero Agostino Ascone, un onesto lavoratore che doveva morire. I presunti autori, una coppia “diabolica” di amanti ovvero l’esecutore materiale Salvatore Antonio Figliuzzi e la sua amante Ilaria Sturiale (moglie dell’Ascone), sono stati condannati alla pena dell’ergastolo, confermate le richieste del Pm. La sentenza di primo grado del Tribunale di Palmi è stata pronunciata pochi istanti fa. Mentre per il complice, Giuseppe Trapasso, la condanna è di 22 anni e 6 mesi e altri due anni per altro reato.
Nella sentenza emessa dalla Corte d’Assise di Palmi, Presidente Francesco Petrone, si legge che è stata esclusa l’aggravante mafiosa e che Ilaria Sturiale viene “decaduta dall’esercizio della responsabilità genitoriale”. Liquidati 50 mila euro ai Comuni di Rosarno (NdR era presente come da rettifica dell’avvocato Casella) e Taurianova, quest’ultimi al pronunciamento della sentenza erano assenti (sic!), e non è stato un segnale positivo per un’orribile storia che ha scosso una comunità intera. Mentre per la minore, figlia di Ascone viene accordata una “provvisionale immediatamente esecutiva di 80 mila euro”. Oltre ad altri riconoscimenti ai parenti dell’Ascone.
Il collegio difensivo della famiglia Ascone è composto dagli avv.ti Annunziata Modafferi, Pasquale Loiacono e Michele Ceruso. Mentre per la minore, figlia di Ascone, lavv. Roberto Palmisano.