Umg, importante convegno organizzato dal Prof. De Sarro La ricerca biomedica nell’era della competizione globale
di Vincenzo Ursini
Catanzaro – Le idee non hanno confini! Come attrarre la ricerca biomedica in Regione Calabria nell’era della competizione globale?: è stato questo il tema di un importante convegno che si è concluso l’altro ieri nei locali dell’Università Magna Graecia di Catanzaro al quale hanno partecipato illustri rappresentanti del mondo accademico e della ricerca scientifica. L’evento, organizzato dal Professore Giovambattista De Sarro, ha avuto come tema principale lo sviluppo di strategie per l’incentivazione della ricerca biomedica in Calabria.
Ad aprire i lavori il Prof. Massimo Fresta, docente del settore Farmaceutico Tecnologico Applicativo, seguito dal Prof. Rosario Maselli, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia.
In rappresentanza del mondo delle multinazionali farmaceutiche è in seguito l’intervenuto il dott. Massimiliano Di Domenico (GlaxoSmithKline) il quale ha sottolineato l’importanza del connubio mondo accademico / industria farmaceutica, con il fine ultimo di implementare una ricerca scientifica al servizio del paziente.
Al termine della fase introduttiva si è entrati nel vivo del programma dei lavori con gli interventi dei dottori Giuseppe Recchia (GlaxoSmithKline) e Giacomino Brancati, (Dipartimento Tutela Salute Regione Calabria), culminato nella presentazione di un importante progetto di ricerca indipendente, proposto e coordinato da una brillante ricercatrice calabrese, la dott.ssa Esther Natalie Oliva, medico ematologo dell’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria.
Tale progetto, di respiro internazionale, è finalizzato a valutare l’efficacia del nuovo farmaco eltrombopag (attualmente indicato nella porpora trombocitopenica autoimmune) nel trattamento della trombocitopenia in pazienti affetti da sindrome mielodisplastica. La stessa dottoressa Oliva ha precisato come la ricerca, attualmente in corso, sia condotta da un’associazione no-profit nel contesto dell’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria, che rappresenta il Centro Coordinatore dell’intera sperimentazione. Tale iniziativa è un fulgido quanto raro esempio di come la Calabria possa svolgere un ruolo di epicentro attrattore di competenze scientifiche.
A conclusione dei lavori si è tenuta una tavola rotonda, il cui messaggio chiave, che ha raccolto la convergenza di tutti i relatori, è la necessità di realizzare un sistema integrato tra mondo accademico, industria, ente Regione e strutture sanitarie, quale piano di azione per lo sviluppo futuro della ricerca scientifica nella Regione Calabria.