Un calcio alla violenza di genere Un campionato di calcio a cinque «in rosa» dedicato a Maria Antonietta Rositani, la donna vittima di una brutale aggressione subita a Reggio Calabria nei mesi scorsi
Un campionato di calcio a cinque «in rosa» dedicato a Maria Antonietta Rositani, la donna vittima di una brutale aggressione subita a Reggio Calabria nei mesi scorsi. A proporlo è il Centro sportivo italiano (Csi) dello Stretto che, attraverso l’attività sportiva, intende avviare un percorso educativo che coinvolgerà scuole e istituzioni.
L’iniziativa è stata presenta presso l’aula “Socrates” del liceo “Alessandro Volta” di Reggio Calabria, in occasione della quale si è svolto l’incontro “Mani per parare e piedi per segnare. Il bello dello sport contro il femminicidio in Calabria”. Preziosa è stata l’apertura dell’incontro a cura della dirigente scolastica del “Volta”, Angela Palazzolo. Nel salutare i ragazzi e gli ospiti, la preside ha evidenziato come «lo sport ed il gioco devono rappresentare per i giovani uno strumento formativo ed educativo». Spazio, poi, a una riflessione della Dirigente scolastica «sull’importanza di vivere l’affettività e i rapporti partendo dall’essere liberi e veri». I tantissimi ragazzi presenti, provenienti dalle scuole della città, infatti, hanno avuto modo di ascoltare l’intervento di Mario Nasone, responsabile dell’Osservatorio Regionale contro la violenza di genere che, in più occasioni, che ha invitato i ragazzi «a vivere l’esperienza scolastica come percorso di crescita attraverso relazioni significative con i compagni».
Nel suo intervento, il presidente provinciale del Csi, Paolo Cicciù, ha illustrato gli aspetti del percorso educativo che sta per iniziare. Le squadre partecipanti, infatti, dovranno anche realizzare dei video/spot sul tema della violenza di genere. La classifica finale, quindi, terrà conto delle “partite” giocate fuori e dentro il campo.
A concludere la mattinata è stata Annie Russo, ex studentessa del Liceo Volta e figlia di Maria Antonietta Rositani l’infermiera 42enne ancora ricoverata in gravi condizioni, dopo che l’ex marito Ciro Russo, ha tentato di ucciderla dandole fuoco. Testimonianza emozionante e forte quella del ragazza che, meno di un anno fa, ha vissuto in prima persona il dramma della violenza in famiglia. Con disarmante lucidità, Annie, ha invitato i ragazzi a «vivere le relazioni, gli innamoramenti, le prime cotte in libertà provando, prima di tutto a volersi bene. Rispettarsi, è il primo passo per vivere relazioni significative». Un momento significativo dell’incontro che, subito dopo, ha lasciato spazio al regalo che le scuole partecipanti al Campionato Calcio a 5 Femminile Csi hanno fatto alla giovane Annie. I capitani delle squadre, infatti, hanno nominato testimonial del Campionato di Calcio a 5, Annie Russo. Sarà lei, la madrina del percorso educativo e sportivo appena cominciato. Si partirà il 27 Novembre con le prime gare ufficiali.