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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

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Un canale taglia la Calabria per il trasporto marittimo in Italia Ecco la proposta dell'avvocato Riitano

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Costruire nel punto più stretto d’Italia, da Lamezia a Catanzaro, un canale navigabile che unisca il mar Jonio al Tirreno che permetta il transito di navi. E’ questo il progetto del comitato promotore del canale dei due mari presieduto dall’avvocato Domenico Pio Riitano che spiega, nei particolari, di cosa si tratta.

“Si parla tanto di progetti importanti, strategici per l’Italia e questo progetto che il comitato che mi onoro di presiedere sta portando avanti da un po’ di tempo ha come speranza quella di creare un canale nel punto più stretto dell Italia che si trova in Calabria, l’istmo di Catanzaro meglio conosciuto come piana di sant’Eufemia a Lamezia, lunga appena 33 chilometri. In questa strozzatura che è il momento più stretto dell’Italia si vorrebbe costruire questo canale navigabile, come se fosse un po’ il canale di Suez, con una differenza: il canale di Suez è lungo più di 180 chilometri, in questo caso si tratterebbe di creare questa enorme piscina di 33 chilometri per permettere il passaggio da un mare all’altro, ma non solo da oceano a oceano, di navi di grossa dimensione, di grosso tonnellaggio che traversando questa autostrada del mare, pagando un pedaggio, risparmieranno tempo e denaro”.

Il presidente del consorzio illustra i ritorni economici e occupazionali per il sud derivanti dal progetto. “La premessa è che il canale dei due mari nelle intenzioni nostre, di chi già lo ha pre-progettato, per noi solo per il comitato, è quella di creare un opportunità stabile già nel momento della costruzione com’è intuibile, perché si parla almeno di un paio di anni di lavori, ma a costruzione avvenuta si creerà un corto circuito tra il momento dell’utilizzo del canale come via marina di passaggio e il momento occupazionale stabile non soltanto per quanto riguarda l’impiego di persone che possono assicurare la manutenzione orinerai di un’opera di queste dimensioni, ripeto un canale di 33 chilometri, un’enorme piscina a cielo aperto, ma anche per le cosiddette opere ancillari e per le costruzioni che vorremmo si realizzassero. In poche parole accadrà che tutta la terra di risulta degli scavi non la disperderemo nell’ ambiente ma verrà utilizzata per costruire due nuove città che nasceranno dal nulla: una dal lato di Lamezia Terme vicina all aeroporto già esistente con due statue dei bronzi di Riace alte 33 metri che sono un po’ il simbolo della Calabria, che non ha nulla da invidiare a Dubai tanto per fare un nome e dall altra parte sullo Jonio nel golfo di Squillace a Catanzaro Lido nascerà una nuova città. Al centro, all’altezza di Marcellinara si vorrebbe creare un centro per la terza, quarta forse anche quinta età.

L’avvocato Riitano si rivolge poi direttamente al presidente del Consiglio, Matteo Renzi e al ministro dei Trasporti, Graziano Delrio chiedendo di “valutare l’importanza strategica della costruzione di questo canale che potrebbe andare in sinergia e non in antitesi con il ponte di Messina. Il ponte unisce, il canale potrebbe dividere fisicamente ma così non è. Questo canale permetterà alle navi che lo utilizzeranno di risparmiare almeno 16 ore di navigazione continua che tradotta in soldoni sono risparmi. Un’ora di navigazione impatta per almeno 12-15 mila euro, dipende dal tipo di nave, quindi risparmiare 16 ore di navigazione continua sono belle somme. Al netto del pedaggio che pagherà al soggetto proprietario del canale cioè lo Stato si arriverà al breack even cioè ripagare l’investimento in un arco temporale molto limitato, si parla di un anno e mezzo due anni per chi sta studiando nello specifico il momento esecutivo dell’opera. Il che mi porta a dire che dal terzo anno in poi saremo nelle condizioni di finanziare il ponte sullo stretto”.

Il presidente del consorzio risponde poi all’imprenditore Flavio Briatore che in alcune recenti dichiarazioni aveva sottolineato come il sud sia poco infrastrutturato. “Oltre che a Renzi e Delrio vorrei parlare direttamente a una persona che la Calabria ce l’ha nel cuore, non fosse altro perché ha sposato una mia compaesana, mi riferisco a Flavio Briatore che in questi giorni parlando della Puglia che è scarsamente infrastrutturata ha parlato anche di Soverato, ma della Calabria più in generale e ha detto che non è infrastrutturata. La creazione di questo canale insieme alle due città che andremo a creare prevede anche la creazione di due nuovi porti il che vorrebbe dire che creando le infrastrutture, ogni due giorni potrà attraccare una nave che porta tre mila turisti che possono prendere l’aereo per tornare a casa oppure decidere di restare in Calabria e lì si creerebbe un indotto infinito”.