di Caterina Sorbara
Martedì 16 dicembre, presso la sala San Giorgio al Corso di Reggio Calabria, il presidente dell’Associazione Anassilaos presenterà al pubblico un francobollo dedicato al centenario della morte di Giuseppe Mercalli, il grande sismologo e vulcanologo nato a Milano il 21 maggio 1850 e morto, in circostanze tragiche, il 19 marzo 1914 a Napoli, dove era stato nominato direttore dell’osservatorio vulcanologico del Vesuvio.
All’interno del sodalizio reggino è stato creato, infatti, un Circolo Filatelico che vanta già un’ intensa attività di iniziative dedicate alla filatelia realizzate in collaborazione con Poste Italiane, Scuole e Parrocchie – allo scopo di valorizzare gli aspetti artistici, culturali, storici di quel piccolo rettangolo colorato che dal 1840, data di nascita del francobollo, accompagna la nostra vita quotidiana.
Il valore bollato, del costo di appena 0,80 centesimi, mostra lo scienziato con sullo sfondo un panorama del Vesuvio e del Colle Umberto.
Lo scienziato, noto per aver realizzato la prima carta sismica italiana, ma soprattutto per la famosa Scala (Mercalli, appunto) che misura l’intensità di un terremoto attraverso gli effetti che esso produce su persone, cose e manufatti.
Un particolare legame tra Mercalli e l’area dello Stretto è dovuto soprattuto al sisma calabro-siculo del 28 dicembre 1908, un terremoto che distrusse Reggio Calabria e Messina e che costrinse lo studioso a rimodulare la sua Scala, aggiungendo ai primi dieci gradi di intensità, inizialmente previsti, un altro grado fino a raggiungere gli attuali dodici gradi.