Un libro sul grande Leonida Repaci e la moglie Albertina Pubblicato a cura del Club per l’Unesco di Palmi
di Sigfrido e Giuseppe Parrello
PALMI – “Una pubblicazione eccellente per chi volesse conoscere in solo poco più di cento pagine i tratti salienti della storia umana e artistica di Leonida Repaci e della moglie Albertina Antonielli incastonata nella meravigliosa residenza di Villa Pietrosa che l’artista volle donare alla Città di Palmi assieme ad una prestigiosa pinacoteca ed una interessante biblioteca”. Questo il commento del Sindaco di Palmi Giovanni Barone dopo aver letto il volume “Breve storia di Villa Pietrosa intrecciata con i fatti di vita e di morte di Leonida ed Albertina Repaci” pubblicata a cura del Club per l’Unesco di Palmi e scritto dal dott. Rocco Militano profondo conoscitore della coppia di artisti nonchè pronipote degli stessi.
La pubblicazione con prefazione del presidente Ficlu, Maria Paola Azzario, riconosce all’autore ed ai partecipanti del Club Unesco di Palmi “un cammino costante e minuzioso” ed “un qualificato lavoro di sensibilizzazione” che costituisce “una preziosa testimonianza scritta, ben documentata e di scorrevole lettura sicchè lo stesso autore può a buon diritto precisare nella sua introduzione che l’opera “tratta dalla narrativa di Leonida Repaci/Leto Rupe ed Albertina Antonielli/Donatella, con notizie raccolte da scritti di Aldo Santini, Gabriella Sobrino, Santino Salerno, Mario Foglietti e da documentazione del Premio Viareggio e del Comune di Palmi è una rievocazione volta a recuperare, salvaguardare e valorizzare valori e significati per trasferirli alle future generazioni”.
In realtà nell’ultimo periodo grazie ad un impegno particolare profuso dall’Amministrazione Comunale e da Natale Pace già Assessore e Consigliere Comunale di Palmi la figura e le opere di Leonida Repaci, intellettuale di valore nazionale che ad oggi non ha ottenuto ancora la considerazione che avrebbe meritato, sono state riprese e valorizzate dopo decenni di disattenzione portando anche alla definitiva ristrutturazione di Villa Pietrosa aperta d’estate e d’inverno a concerti e manifestazioni culturali ed a visite guidate nonchè alla possibilità di realizzare un mausoleo che raccolga le spoglie mortali del grande palmese e della moglie così come fortemente richiesto nelle sue volontà testamentarie e per la realizzazione del quale è in corso un trasferimento di fondi della Regione Calabria.
Il libro può essere utilizzato come spunto per approfondire le tante opere scritte da Leonida Repaci o per conoscere nell’intimo un grande uomo e letterato che ha fatto onore alla Calabria tutta lasciando una impronta indelebile nella nostra letteratura ed ancora per conoscere in un amore intenso in una coppia all’apparenza così distante,calabrese lui toscana lei,unita da un amore profondo e viscerale con la nostra terra tanto da far dire a Leonida “risparmiare su tutto,sul grande e sul piccolo, serviva a me ed Albertina ad aiutar la Pietrosa,una figlia che ci ha dissanguati per farle un corredo degno di lei”.
Nell’intervento conclusivo del sindaco Barone pone un plauso a Rocco Militano che sta impegnando tanto tempo e tanta passione per la valorizzazione della nostra terra e dei suoi migliori rappresentanti”.
Libro Pasquino Crupi, In picciol vaso grande virtu’ risiede’. Mai massima fu così azzeccata per definire una piccola-grande pubblicazione a cura del Prof. Santino Salerno: “Un gambero rosso. Note autobiografiche di un meridionalista senza conversione“ di Pasquino Crupi. Trenta pagine dense di significato in una veste tipografica accattivante e pratica per i tipi della Citta del sole Edizioni s.a.s. con allegato un apparato iconografico importante che ripercorre alcune delle tappe della vita e degli impegni del grande uomo di cultura calabrese. “Ancora una volta Santino Salerno ci sorprende con una pubblicazione che riprende una sorta di testamento politico-culturale di una delle più brillanti intelligenze calabresi del secolo scorso,quel Pasquino Crupi ad oggi non sufficientemente studiato, valorizzato ed apprezzato che ha fatto del suo meridionalismo convinto una bandiera da far garrire al vento della storia della nostra terra” questo il commento del Sindaco di Palmi Giovanni Barone nel complimentarsi con l’illustre concittadino sempre attento ai movimenti culturali del territorio. Un’opera scorrevole e di facile lettura seppure necessariamente recante spunti politici e culturali che invitato alla riflessione su un uomo per il quale, come sottolinea Salerno nella nota introduttiva, “la Questione Meridionale non e’ una questione criminale ma una questione culturale” poichè considerava che confluissero nella trattazione della problematica meridionalista “approssimative analisi di sociologia giuridica e superficiali teorie criminologiche viziate da giustizialismo”. “una importante operazione culturale quella di Salerno che può facilmente essere proposta,ad esempio, alla popolazione scolastica specie degli ultimi anni delle scuole superiori per additare alle giovani generazioni la vita,l’esperienza ed i sacrifici di un uomo venuto su’ tra mille difficoltà in una terra amara ed aspra che ha saputo descrivere nelle sue più intime caratteristiche” ha concluso con emozione il Sindaco della Città pianigiana nella quale il Prof. Crupi si recava spesso poiche’ teneva in grande considerazione “la colta Palmi” che lo accoglieva sempre con il calore di tanti amici ed estimatori. Questa ‘autobiografia’ consegnata da Pasquino Crupi a Santino Salerno alla fine degli anni ’80 conferma , ove necessario la grande forza di spirito e culturale di un intellettuale che ha dato tanto affinchè fosse riconosciuto il contributo degli intellettuali meridionali e calabresi in particolare alla grande cultura nazionale ed europea. Un’ora di gradevole lettura per un tascabile che non può mancare in ogni biblioteca “meridionale”.