Un nuovo inizio per il Pd di Cosenza "Vogliamo lavorare per un Pd che ritorni protagonista anche nei grandi Comuni della provincia"
Rinnovare l’azione politica del nostro Partito. Con questa ambizione ci candidiamo a guidare il Partito Democratico nella provincia di Cosenza. Il prossimo congresso provinciale del Pd sarà l’occasione per ripristinare il “normale” confronto democratico e la discussione nella nostra Federazione provinciale. Riteniamo che la persona debba essere posta al centro delle strategie di sviluppo per il nostro territorio, che la formazione politica sia un elemento imprescindibile per la costruzione dei nostri dirigenti e dei nostri amministratori locali perché le sfide che ci attendono saranno sempre più complesse. Vogliamo lavorare per un Pd che ritorni protagonista anche nei grandi Comuni della provincia. Per ottenere questo risultato è necessario pensare a importanti progetti di collaborazione tra le Istituzioni comunali, ad iniziare dall’area urbana cosentina che insieme alla Media Valle del Crati dovrà rappresentare il cuore pulsante della nostra provincia grazie ad una sinergia con la Sibaritide, in particolare con il costituendo comune di Corigliano-Rossano ed il basso Jonio cosentino. In questo progetto sarà importante che il nuovo Ospedale dell’area urbana nasca in un rapporto sinergico con l’Università e con gli Istituti di ricerca, riteniamo che sia necessario per garantire un reale potenziamento delle politiche sanitarie anche in chiave di ricerca scientifica a favore dell’intera popolazione della provincia di Cosenza. Tutto ciò senza dimenticare i Comuni di piccola e media dimensione governati dal Pd: in questo caso occorre rafforzare la collaborazione tra le aree del Pollino, dell’alto Jonio e dell’alto Tirreno. Riteniamo, inoltre, che questa sinergia, assieme ad una maggiore collaborazione con la Basilicata (anche in prospettiva di Matera 2019,) porterà ricadute importanti nello sviluppo turistico e, di conseguenza, nell’economia. È necessaria una vera politica di offerta e ospitalità turistica anche nell’area della Sila e del Tirreno cosentino. Sul tema delle politiche d’accoglienza dei migranti bisogna guardare con coraggio al “modello Riace”. Una classe dirigente vera non può permettersi di nascondere la testa sotto la sabbia rispetto ai continui sbarchi sulle nostre coste: occorre superare il concetto di Sprar come soluzione tampone e considerare, finalmente, il migrante una risorsa. Molte delle nostre aree rurali che versano in stato di abbandono, potrebbero rivedere un nuovo inizio grazie ad una politica di vera accoglienza e integrazione che sia funzionale al territorio. Ci stanno molto a cuore la prevenzione e la tutela ambientale. La nostra provincia continua a bruciare da settimane, è necessario un maggior controllo nei boschi e allo scopo occorrono nuovi accordi con le Istituzioni preposte alla salvaguardia ambientale. La crescita economica dei nostri territori va di pari passo con la crescita culturale. Bisogna ricostruire un rapporto di scambio permanente tra il mondo universitario, quello delle imprese e l’associazionismo per generare nuove politiche di sviluppo e rilanciare la nostra provincia nel contesto del mezzogiorno. Per fare tutto ciò i circoli locali devono ritornare ad essere i veri protagonisti nel territorio, luoghi della discussione democratica sulle politiche da implementare nei territori superando i campanilismi, aprendo la mente verso esperienze positive. I circoli saranno il motore della Federazione provinciale e saranno il luogo del vero confronto con le comunità locali. La Federazione provinciale del Pd sarà garante di questo processo troppe volte dimenticato e messo in secondo piano, riunirà mensilmente le aree territoriali e organizzerà annualmente delle Scuole di Formazione per gli amministratori locali del PD coinvolgendo tutte le professionalità che vorranno sostenere questo tipo di percorso.