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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 21 NOVEMBRE 2024

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Un “ordinario” Consiglio Comunale a Taurianova dalla Tari che aumenta del 15% fino all’armocromia d’intenti Il sindaco Biasi ha spiegato che l'aumento del tributo è dovuto ai prezzi delle materie prime, troppo alti, che stanno colpendo l'intero il paese ed ha annunciato che a breve saranno espletati due nuovi appalti sulla raccolta dei rifiuti, il primo di sei mesi e poi l’altro quello definitivo dove si cercherà di far risparmiare ai cittadini la quota dei tributo

Un “ordinario” Consiglio Comunale a Taurianova dalla Tari che aumenta del 15% fino all’armocromia d’intenti Il sindaco Biasi ha spiegato che l'aumento del tributo è dovuto ai prezzi delle materie prime, troppo alti, che stanno colpendo l'intero il paese ed ha annunciato che a breve saranno espletati due nuovi appalti sulla raccolta dei rifiuti, il primo di sei mesi e poi l’altro quello definitivo dove si cercherà di far risparmiare ai cittadini la quota dei tributo

Un “ordinario” Consiglio Comunale quello svolto ieri a Taurianova della durata di poco meno di un paio di ore, all’insegna dell’aumento della percentuale del tributo della Tari, comunicato che sarà del 15%. Le bollette dei rifiuti ai cittadini taurianovesi saranno gravati del 15%. Questo è quello che più emerge di più importante nella sintesi cartesiana di quanto si è dibattuto ieri tra una scintilla composta da un fiammifero bagnato nei banchi tra maggioranza e opposizione.
I punti all’Odg erano cinque, tra questi un punto è stato annullato in sede consiliare per la mancanza di un parere dei revisori del Comune.
Con un cielo terso di nuvole, ma con una temperatura superiore ai venti gradi, a tratti ventilata in attesa di perturbazioni provenienti dalla corrente atlantica nei prossimi giorni. Tra i banchi della maggioranza l’outfit impeccabile in una “armocromia” disinvolta a tratti d’antan… in carrozza, si parte! E dopo il consueto selfie “culturale” dove (solo) a Taurianova oramai è di moda (e da nostre indiscrezioni sembra che anche il Burkina Faso vorrebbe emulare), inizia un Consiglio Comunale con l’intervento del consigliere di Fratelli d’Italia Lazzaro che, rivolgendosi all’assessore al personale Monteleone chiede di intervenire “affinché gli uffici rispondono alle istanze dei cittadini”. Tutto qua. Poi il dem Marafioti che chiede aggiornamenti sua sul palazzetto dello sport che sul cinema-teatro. Dopo che nessun altro ha chiesto se qualcuno avesse bisogno di un caffè o magari di qualche “murusanza” per l’occasione. Prende la parola il sindaco Biasi il quale risponde alle richieste di Marafioti e che il “Palazzetto” ha subito dei rallentamenti per gli aumenti dei materiali e che si è sottoscritto un accordo con la ditta dei lavori e che entro sei mesi devono essere completati i lavori. Sul “Cinema- Teatro” invece c’è stata la necessità di una variante già depositata e che nei fatti una volta approvata per completarlo si tratterebbe solo dell’arredamento interno inerente alle forniture e i tempi di chiusura e di consegna si aggireranno intorno a un paio di mesi, però il “proiettore scelto è di alta definizione”, dove anche la proiezione dei selfie saranno di alta qualità.
Il sindaco Biasi al quale piace più il verde e non il rosso (forse riferendosi ai colori del semaforo), interviene in merito alla ratifica della variazione di bilancio, in quanto “variazione in positivo per dei fondi del Pnrr, riuscendo a recuperare circa 250mila euro”, tra questi andranno alla biblioteca intorno ai 17mila euro “perché stanno montando l’ascensore, a dispetto che chi diceva che non sarebbe mai stato montato e che la biblioteca non sarà mai aperta”. Tiè, tra il sorriso sornione dell’assessore alla cultura Fedele che sembra Lucia di Lammermoor che canta “Tutta cromata. È tua se dici sì”.
Si passa al punto che riguarda la Tari e appunto riguarda in sintesi un aumento del 15% di carico sulle bollette del tributo, spiegato anche dal responsabile settore finanziario Crocitti con l’ausilio dell’ing. Caputi.
Il consigliere di Forza Italia Stranges chiede se fosse possibile uno sgravio per le famiglie disagiate visti i tempi non proprio virtuosi per le famiglie. Ma l’aumento è dovuto sia ai costi di conferimento in discarica e soprattutto all’aumento dei prezzi causati dagli effetti post pandemici che dalla guerra in Ucraina, non è colpa di nessun amministratore che l’ha preceduto, anche se molte volte si cerca sempre un colpevole, ma solo gli effetti economici che stanno colpendo tutto il paese.
Ma apriti cielo quando l’ing. Caputi parla di virtuosità della corretta differenziata in merito alla tariffa del tributo, in sintesi (sempre cartesiana) se si differenzia di più si paga di meno. E ne risveglio generale di quanto affermato da Caputi (ignaro di quanto aveva innescato), a giro di boa Lazzaro, Prestileo, Ferraro e Marafioti sferrano una sciabolata al sindaco Biasi parlando di “passi indietro” in merito alla educazione e alla rieducazione ai cittadini per incentivare la raccolta differenziata e in virtù di questo passo indietro si deve aumentare il tributo. Biasi risponde accusando alcuni dell’opposizione di “non studiare e che si è costruito un castello”, e che nei fatti la percentuale di differenziata attualmente è più alta di quella dai tempi dell’ex sindaco Scionti. Accusando l’attuale opposizione (nei fatti alla Ferraro e Marafioti), “siamo in ritardo per causa vostra in quanto tutto quello che non era stato fatto allora, venisse fatto ora”. Senza andare oltre ai soliti virtuosismi politici, “Non starò qui a cercare parole che non trovo per dirti cose vecchie con il vestito nuovo”, da quello che si apprende ci saranno due step di appalto, uno intermedio della durata di sei mesi e poi quello cosiddetto definitivo che sarà pluriennale. E che nei fatti la proposta, visto l’alto costo della raccolta quotidiana del “porta a porta”, sarà quella dei “cassonetti intelligenti”, Biasi li ha definiti “cassonetti 2.0”, turbo intercooler (lo aggiungiamo noi), con conferimento differenziato collocati in diverse aree della città e ridurre appunto la raccolta porta a porta.
Da registrarsi anche l’intervento più atteso che molti di noi speravamo, ovvero quello del consigliere Mino Gallo, il quale inizia con una chicca che nemmeno de Montaigne sarebbe in grado di pensare, “Taurianova cambia, ma il modo di opposizione non cambia”. Immenso!
“Quando uno non sa di percentuali e tariffe però trovare, additare colpe all’amministrazione a tutti i costi è ingeneroso (…) .. Non c’è amministrazione che non va a interfacciarsi con gli uffici preposti (…) Il discorso (di Caputi) voi lo avete usato in maniera furba pensando che effettivamente i dati che venivano dati oggi dai nostri tecnici fossero un po’ diversi da quelli che voi pensavate… che… quando noi abbiamo fatto la commissione. Quindi la realtà è ben diversa perché i numeri non li puoi spostare, interpretare le fasi sì (…) poi la gente dice l’hai interpretata in maniera giusta o in maniera sbagliata (…)”. Standing ovation!
L’ultimo intervento riguarda il punto sulle alienazioni e valorizzazioni immobiliari e il sindaco annuncia delle novità in merito al fatto ci sono due strade nuove che erano private e sono state acquisite dal Comune. Non ce ne vorrà il sindaco Biasi, ma in questo intervento sulle alienazioni sembrava il governatore del Veneto Luca Zaia, ma imitato da Maurizio Crozza, le strade rilevate in virtù da chi ci abita, dall’ex sindaco Scionti fino a Giacomo Carioti, etc.
L’ultimo intervento è quello del consigliere Prestileo con un intervento di grande spessore riferendosi alla sua delusione sul fatto che non ha sentito parlare il vicesindaco Caridi, “bacchettando il sindaco” per tale mancanza e che, se ne andrà a casa triste e non potrà commuoversi ascoltando Caridi, a volte nella vita basta poco per suscitare emozioni (ma in compenso ci siamo commossi noi). E poi interviene sul punto ritirato se in tal caso occorre pagare della penale. Il sindaco ribadisce che sarà portata al prossimo Consiglio Comunale. Ma la presidente del consiglio comunale Federica Ursida blocca qualsiasi intervento perché “fuori ordine del giorno” e che diamine”. E ahimè tocca votare e andare a casa, altrimenti la presidente Ursida bacchetta, con o senza fascia…
(GiLar)