Una giornata storica quella di lunedì scorso nella Sala Verde della Cittadella Regionale di Germaneto (Cz), che ci ha visto protagonisti come consiglieri regionali accanto e con il Presidente Mario Oliverio, per la consegna del report su questi due anni di legislatura. Presenti molti altri rappresentanti istituzionali: parlamentari, assessori, consiglieri provinciali e sindaci, insieme a figure sindacali, delle cooperative, del mondo dell’associazionismo e dell’imprenditoria dell’intera regione, come testimoni di un momento politico estremamente rilevante che chiude il periodo iniziale di questo governo e ne apre uno nuovo.
Storica perché nessun Presidente in Calabria prima ha scelto il metodo del confronto aperto e diretto per informare e rendere partecipe tutte le realtà produttive e i cittadini stessi del lavoro svolto, in questi anni, dalla Giunta e dal Consiglio Regionale. L’ascolto e il dialogo, che hanno contraddistinto sin dal primo giorno d’insediamento il Governo Oliverio, sono parte integrante della rivoluzione in atto nella gestione e nell’amministrazione di questa regione. Il confronto diretto con gli amministratori locali e le loro comunità, con le parti attive dell’economia e del sociale, ha permesso di disegnare una road map finalmente chiara e strutturata, senza interventi estemporanei e sconnessi dal tessuto sociale, economico calabrese.
Emergenze, difficoltà, riordino istituzionale, sono state al centro di nuova programmazione che passo dopo passo, progetto dopo progetto, ha dotato la Calabria di strumenti attuativi affinché situazioni ataviche ed ereditate da un passato discusso e discutibile possano essere abbattute.
Un’indiscutibile immagine da sanare, informazione sempre più ampia e diretta per rendere visibile le azioni e le scelte effettuate (online il nuovo sito: www.regione.calabria.it) e una comunicazione più efficace che ha posto le basi per un’identificazione di un Brand Calabria e dei suoi prodotti come eccellenze riconosciute.
Tre i punti e gli obiettivi che hanno mosso sino ad oggi l’azione sistematica del lavoro e dell’impegno politico assunto e a cui mai, nonostante problematiche ed eredità pesanti, siamo venuti meno: recuperare credibilità in ambito nazionale, europeo e oltre oceano; acquisire i Fondi Strutturali e d’investimento necessari per uno sviluppo di crescita certo (POR, PSR, Patto per la Calabria, Accordi di Programma, Piani per le Infrastrutture e per l’Ambiente). E baricentro di tutto: riformare la macchina burocratica della Regione che ha trovato nella trasparenza degli atti e delle procedure la ragion d’essere di un cambio di rotta anche nella gestione amministrativa che si è dotata di un sistema telematico per accelerare tempi e modalità.
Sono state messe in atto nuove politiche di Governance e non di Government, del tutto fallimentari, dove territori e comunità sono tornati ad essere principio e fine ultimo dell’azione politica, attraverso pianificazioni e mappe concettuali che tengono conto di ogni esigenza e di ogni peculiarità e che mira a dare risposte a lungo raggio.
Contesti variegati e multiformi che in una riscoperta della propria identità ne hanno fatto un’arma vincente e una chiave di volta anche nell’occupazione e nel mondo del lavoro.
Best practice e case history che sono diventati il baluardo di una nuova economia che ha saputo non solo investire nei propri territori ma imporsi nei mercati nazionali ed internazionali, tenendo alto il nome di questa terra e riempiendo, dopo anni di silenzi, le pagine di molti noti tabloid, (http://www.repubblica.it/sapori/2017/01/05/news/la_migliore_cucina_d_italia_in_calabria_parola_di_new_york_times-155456619/).
Anni di silenzi generati e corroborati da una politica avventuristica, spudorata e di facciata che altro non ha fatto che spogliare questa terra di risorse ingenti creando voragini in bilanci già in default a causa della crisi. E che oggi di fronte a chiari e tangibili segni di ripresa, confermati anche dai dati statistici, trovano voce dando adito a speculazioni di sorta che confermano quel “modus operandi” che a tutto serve tranne che far “voltare pagina” a questa regione.
Il germe del riscatto e dello sviluppo è stato seminato; un cambio di rotta culturale e generazionale muove idee di crescita e di opportunità; una rivoluzione in atto, una Calabria in corso, che non ha alcuna intenzione di arrestarsi e di venire meno, prima ancora di averne visto e raccolto i frutti. Leggi, Mozioni, Business plan e Masterplan e l’apertura di sempre più Bandi, sono all’ordine del giorno di ogni seduta della Giunta e del Consiglio Regionale per garantire un nuovo volto anche geografico a questa terra, dove fusioni e aggregazioni sono necessarie per dare più valore e potere contrattuale ad intere aree.
Programmazione, progettualità, investimenti e risorse in ogni settore: agricoltura, turismo, ambiente e poi innovazione, infrastrutture, welfare e lavoro e una ferma e decisa lotta per la Legalità, hanno impresso quella spinta giusta per far uscire la Calabria da quell’impasse che per troppo tempo ne ha frenata la crescita negandogli ogni prospettiva futura e che si è manifestata nella dolorosa fuga di intere generazioni e perdita di talenti dai loro luoghi natali.
Siamo una terra di storia, arte e cultura, di grandi eccellenze e tipicità che oggi si offre al resto del Paese come realtà propositiva, risposta e soluzione a molte problematiche, valore aggiunto su cui investire, anche attraverso la realizzazione di grandi opere come collante e cerniera del Mediterraneo.
C’è molto ancora da fare, è vero! Deficienze e inefficienze accumulate in anni di storia e di cattive gestioni pesano ancora e si ripercuotono soprattutto in certi settori ma le fondamenta sono state gettate ed una nuova fase è già iniziata; idee e lavoro in movimento tutto per riportare la “Calabria ai Calabresi“.
Ora, in una fase successiva, è indispensabile ricostruire percorsi di fiducia con i calabresi attraverso un patto che sia un connubio di desideri e bisogni, di servizi e opportunità. E noi, nei nostri ruoli istituzionali diventiamo strumento delle mille voci e della grandezza dei “mille campanili” racchiusi nei nostri borghi, macchina che si alimenta delle esigenze, delle prerogative, degli stimoli di una grande terra. Identità e luoghi che si manifestano in intere comunità che meritano il loro presente per offrirsi ad un futuro ancora più grande.
E’ nell’orgoglio di essere, di essere altro rispetto ad un certo passato e a stantii stereotipi, che bisogna ritrovare la forza e la caparbietà di muoversi, senza rivendicazioni di sorta o campanilismi che negano la visione dell’insieme; un tutto nelle sue parti, dove ad ognuno è chiesto di essere una goccia nel grande oceano di questa immensa regione.
Orlandino Greco
Consigliere Regionale
Capogruppo “Oliverio Presidente”