Una donna su sette assume troppo poco iodio In Svizzera gli esperti raccomandano l'utilizzo di sale iodato nelle diete
Il 14% delle donne non arriva a soddisfare il fabbisogno giornaliero di iodio. Lo
attesta il primo studio rappresentativo sull’assunzione di iodio in Svizzera condotto
tra i giovani e gli adulti.Negli uomini, per contro, si evidenzia un apporto sufficiente
di questa sostanza. Le ragioni all’origine della carenza nelle donne risiedono presumibilmente
nel consumo più ridotto di prodotti contenenti sale. Assumendo meno sale, le donne
assorbono anche meno iodio. Lo studio conferma l’importanza del sale iodato per un
sufficiente apporto di iodio nella popolazione.Secondo lo studio condotto su questo
microelemento, oltre la metà dello iodio assunto dalla popolazione svizzera deriva
dal sale iodato. Per tale ragione, alcuni esperti raccomandano di cucinare utilizzando
questo tipo di sale e di consumare prodotti che lo contengono, come ad esempio il
pane. Anche nel latte e nei latticini, comunque, è presente lo iodio.Giovanni D’Agata,
presidente dello “Sportello dei Diritti [1]”, ricorda che lo iodio è un microelemento
essenziale per l’organismo umano. Viene assunto principalmente attraverso l’alimentazione.
La tiroide ne ha bisogno per produrre i propri ormoni. Un apporto insufficiente di
questa sostanza ha conseguenze negative per la salute.