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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 11 DICEMBRE 2024

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Una gita in campagna Ode di Mario Cannizzaro

Una gita in campagna Ode di Mario Cannizzaro
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In questa meravigliosa ode, attraverso un radioso volo pindarico, il vate anela ad un’agape fraterna, in un posto bucolico protetto dal dio Pan, sperando di ritrovare gli amici di un tempo nei giorni dei baccanali.

UNA GITA IN CAMPAGNA

Giacomo, io vorrei che tu, io, Lapo e Gesualdo
facessimo una bella gita nella campagna di Razzà.

Giacomo, io vorrei che tu, io, Lapo e Gesualdo,
appena arrivati a Razzà,
spogli, sarebbe a dire a nuda,
possiamo buttarci nel grande gurnale
e insieme ai buffi e ai cucchiaredi
farci un bagno ristoratore.

Giacomo, io vorrei che tu, io, Lapo e Gesualdo
dopo il bagno ‘nto gurnale
ammiriamo increduli le gallerie
scavate dai suriciorbi,
i tagghioli per catturare i merli
e i carduni che ornano le campagne.

Giacomo, io vorrei che tu, io, Lapo e Gesualdo
dopo aver osservato il paesaggio
ci seggiamo sutta na rangara….
e consumare famelici un nutrito pranzo
con bucatini, sardi e piparedi
e poi inchiccherarci di nettare degli dei
e dopo rifarci nuovamente il bagno
a nuda chi buffi e chi cucchiaredi.

Giacomo, io vorrei che tu, io, Lapo e Gesualdo,
dopo aver rifatto il bagno ‘nto gurnale
cantando chi buffi e chi cucchiaredi
ci seggiamo nuovamente sutta na rangara
a mangiare un’altra volta, come gli elefanti,
bucatini, sardi e piparedi.

Giacomo, io vorrei che tu, io, Lapo e Gesualdo
possiamo inebriarci ancora una volta
col nettare degli dei
e poi ‘nduruti comu n’ala i stoccu
felici e gai
di ritornare a casa
dopo aver baciato il sacro suolo di Razzà
e del suo gurnale.

Mario Cannizzaro