Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 21 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Una vergogna…magistrati che si mostrano in tutta la loro arroganza…con i piedi sulla scrivania ed in taluni casi in pieno conflitto d’interesse ed in alcune circostanze nascondendo le prove con copia ed incolla da far venire la pelle d’oca

Una vergogna…magistrati che si mostrano in tutta la loro arroganza…con i piedi sulla scrivania ed in taluni casi in pieno conflitto d’interesse ed in alcune circostanze nascondendo le prove con copia ed incolla da far venire la pelle d’oca

| Il 10, Ott 2024

Di Luigi Longo

Una vergogna…magistrati che si mostrano in tutta la loro arroganza…con i piedi sulla scrivania ed in taluni casi in pieno conflitto d’interesse ed in alcune circostanze nascondendo le prove con copia ed incolla da far venire la pelle d’oca
Milano non è il solo caso di magistrati che agiscono nel disprezzo delle leggi italiane. A Roma 15 anni addietro è successo al sottoscritto. Poi ci sono stati per fortuna altri magistrati che hanno rimediato con una sentenza esemplare contro quel Pubblico Ministero che per fare carriera, e’ passato come un caterpillar sulla dignità di tutti gli indagati, con un disprezzo impressionante. Purtroppo abbiamo una classe politica debole, anzi, per alcuni versi sotto ricatto, che non riesce ad approvare una legge in grado di garantire la dignità delle persone. Poi ci sono magistrati che si mostrano in tutta la loro arroganza accogliendo avvocati ed imputati con i piedi sulla scrivania. Tutto ciò nell’ indifferenza totale degli attori della giustizia. Poi ci sono magistrati, che nascondono le prove ed in alcuni casi in pieno conflitto d’interesse. Ma in che Italia stiamo vivendo? Telefonate intercettate e tagliate ad uso e consumo dell’accusa per costruire prove false. Sapete per quale motivo sul mio caso hanno toppato…per una ragione semplicissima, per costruire il mio personaggio di delinquente hanno scritto, che io non potevo arrivare a quei livelli imprenditoriali nel porto di Gioia Tauro, da come si evince dagli atti “Cent’anni di storia”,( procedimento della direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria). Peccato, per il pubblico ministero Vitello, io in quella inchiesta era il testimone principe della DDA. Insomma hanno fatto un copia ed Incolla sbagliato! Possibile che erano tanto “scecchi” coloro che hanno fatto l’indagine,per non accorgersi del madornale errore? Oppure dobbiamo avallare la tesi di un modus operandi finalizzata alla carriera? Insomma un errore grossolano, e non hanno avuto il coraggio di chiudere l’inchiesta e chiedere scusa a persone perbene. Tutto è capitato a Roma …nella stessa capitale ci sono magistrati in pieno conflitto d’interesse che giudicano le persone nel disprezzo più totale. Addirittura con i piedi sulla scrivania. Siamo alla vergogna…mi chiedo ma la classe politica, cosa aspetta ad intervenire per salvare vite umane ed aziende?
Ed i cittadini a non rimanere in silenzio?