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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

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Unc denuncia rischio mancata assistenza sanitaria domiciliare Sono 300 le famiglie che rischiano a causa dell’Asp di Reggio Calabria

Unc denuncia rischio mancata assistenza sanitaria domiciliare Sono 300 le famiglie che rischiano a causa  dell’Asp di Reggio Calabria
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Rischio per 300 famiglie della provincia di Reggio Calabria di rimanere senza assistenza sanitaria a causa della mancata corresponsione da parte dell’ASP di Reggio Calabria delle spettanze dovute alle Cooperative firmatarie dell’Accordo Quadro per l’affidamento di assistenza delle cure domiciliari integrate.

Al Consorzio nazionale di imprese sociali “Privatassistenza”, che raggruppa le varie cooperative (ben 12),  che assistono i pazienti non autosufficienti presso il loro domicilio, l’Asp non ha corrisposto le mensilità relative alle prestazioni effettuate nel 2014 e di tutte quelle erogate nel 2015.

Tale situazione impedisce al Consorzio Nazionale di imprese sociali di continuare ad anticipare ulteriori pagamenti a favore degli operatori sanitari, impegnati ogni giorno a svolgere un lavoro che per le sue caratteristiche (domiciliarità), comporta anche significativi costi per gli spostamenti necessari.

L’assistenza domiciliare integrata è svolta assicurando al domicilio del paziente, le prestazioni di medicina generale, di medicina specialistica, infermieristiche domiciliari e di riabilitazione ed è realizzata mediante la integrazione professionale tra i diversi professionisti, in un sistema integrato, anche di prestazioni, che complessivamente offra una risposta globale al bisogno di salute della persona non autosufficiente.

Lo svolgimento dell’assistenza è fortemente caratterizzato dall’intervento integrato dei servizi necessari, sanitari e sociali, in rapporto alle specifiche esigenze di ciascun soggetto al fine di evitarne il ricovero.

Scopo del servizio di assistenza domiciliare  è quello di favorire il mantenimento nel proprio nucleo familiare e contesto sociale delle persone non autosufficienti, finalizzato ad evitare ricoveri ospedalieri impropri e a mantenere nel proprio ambiente di vita le persone non autosufficienti o di recente dimissione ospedaliera, con l’erogazione a domicilio di prestazioni socio-assistenziali e sanitarie, migliorando così le condizioni di vita, contrastando processi di decadimento psico-fisico, favorendo la permanenza presso il proprio ambito di vita quotidiano del disabile e del cittadino affetto da varie patologie altamente invalidanti, contribuendo così ad elevare la qualità di vita delle persone e ad evitare il fenomeno dell’isolamento e soprattutto riducendo i ricoveri impropri in strutture ospedaliere.

Stante il perdurante silenzio dell’ASP di Reggio Calabria, che non ha effettuato i relativi pagamenti, né tantomeno ha dato alcun riscontro in merito alle richieste inoltrate dal Consorzio, sarà inevitabile una naturale e progressiva interruzione di tutti i servizi, con notevoli disagi per oltre 300 utenti attualmente assistiti da tale organizzazione, che eroga servizi socio-sanitari per conto dell’ASP di Reggio Calabria a favore di pazienti residenti in quasi tutti i Comuni della provincia di Reggio Calabria.

L’assenza nella continuità di tali servizi, non solo farà venir meno il diritto alla salute per 300 assistiti, garantito dall’art. 32 delle Costituzione che lo tutela come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, assicurando inoltre cure gratuite agli indigenti, ma provocherà inevitabili difficoltà alle rispettive famiglie di appartenenza.

A ciò va aggiunto inoltre il danno che ne scaturirà da un inevitabile contenzioso con l’ASP di Reggio Calabria, dall’esito scontato, per non avere mantenuto fede all’impegno assunto con le Cooperative firmatarie dell’Accordo Quadro per l’affidamento di assistenza  delle cure domiciliari.

In caso di interruzione del servizio di assistenza sanitaria domiciliare, l’Unione Nazionale Consumatori Calabria, non esiterà a tutelare gli assistiti in ogni sede, compresa quella giudiziaria, per la tutela dei loro diritti e per i disagi gravi che ciò comporterebbe alle rispettive famiglie di appartenenza.

Il Presidente Regionale dell’Unione Nazionale Consumatori Avv. Saverio Cuoco