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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 22 DICEMBRE 2024

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Unical, un nuovo dipartimento al posto della facoltà di Lettere e Filosofia

Unical, un nuovo dipartimento al posto della facoltà di Lettere e Filosofia

| Il 26, Mar 2011

I rappresentanti di Lettere di Ateneo Controverso presentano un documento

Unical, un nuovo dipartimento al posto della facoltà di Lettere e Filosofia

I rappresentanti di Lettere di Ateneo Controverso presentano un documento

 

Di seguito il documento di Ateneo Controverso relativo alla decisione, presa in Consiglio di Facoltà di Lettere e filosofia dell’Unical, di costituire un nuovo dipartimento che prenderà il posto della Facoltà di Lettere e filosofia. Ateneo Controverso con i propri rappresentanti in seno al Consiglio di Facoltà, esprimono una forte opposizione a questa decisione avvenuta in modo del tutto inaspettata poichè presa senza comunicare agli studenti ciò che era l’intenzione del Preside Perrelli, di creare un nuovo dipartimento a sostituzione dell’intera Facoltà. La mancanza di democrazia nelle decisioni e nelle scelte non fa che ampliare le distanze tra studenti e classe dirigente. Dialogo e condivisione continuano a latitare in questo percorso di modifica dello Statuto dell’Università della Calabria, sin dalla formazione della Commissione di modifica dello Statuto avvenuta in modo autoreferenziale da parte del Rettore, fino ad oggi con questa decisione rocambolesca e assunta in tempi record!

Ecco il documento a firma dei rappresentanti di Lettere di Ateneo Controverso, Chiara Ferreri e Salvatore Basile:

“Ma che gliene frega a loro, siamo noi che dobbiamo decidere”. Questa è una delle calorose esternazioni che un docente della facoltà di Lettere e Filosofia, durante il consiglio di facoltà di mercoledì mattina, ha proferito all’indirizzo di noi rappresentanti degli studenti quando abbiamo chiesto maggiori informazioni sul nuovo dipartimento che stava nascendo. Si è assistiti inermi, infatti, ad una scena alquanto surreale: la facoltà ha approvato il nuovo dipartimento, quello che dovrà sostituire le “vecchie” facoltà nell’assetto del ministro Gelmini, all’insaputa totale degli studenti. Nel Consiglio di Facoltà di mercoledì mattina si è assistito ad una scena davvero poco edificante: il preside Raffaele Perrelli ha introdotto la discussione presentando un documento di massima, che è arrivato in posta elettronica a tutti i docenti, in cui si chiedeva l’afferenza ad un futuro progetto per il nuovo dipartimento. Noi rappresentanti degli studenti, che non sapevamo nulla di tutto quello che stava succedendo, abbiamo assistito con attenzione alla discussione dei docenti ed anche alle perplessità che alcuni di loro mostravano, soprattutto alla luce dei tempi estremamente rapidi imposti da chi aveva firmato il documento. Ovvio, dunque, pensare ad una discussione preliminare: quando è stato sollevato il “problema” in merito la nostra mancata visione del documento prima ci è stato detto che a fine Consiglio ci sarebbe stato inviato (cosa ad oggi non avvenuta), poi addirittura alcuni docenti hanno risposto alle nostre perplessità dicendo che a noi non interessavano discorsi di afferenza e nuovi progetti mentre altri ancora pensavano che fosse pervenuto anche a noi il documento. Immaginate poi il nostro stupore quando il preside, ha applaudito e salutato con gioia “la nascita del nuovo dipartimento”; una nuova struttura che gli studenti che la popoleranno non conoscono e sulla quale non hanno potuto esprimere un nuovo parere o anche  “SOLO” partecipare alla discussione ed unirsi alla soddisfazione di molti. Sarebbe stato molto più costruttivo e formativo render partecipi gli studenti della volontà di formare questo dipartimento e conoscendo la caratura morale  e professionale dei nostri docenti, ci saremmo aspettati maggior dialogo. Questa è la collaborazione e la “rete” che si doveva creare fra le varie componenti della Facoltà, questo è l’esempio che i nostri mentori ci danno? Questo è il dialogo che si vuole sviluppare? Invece, contrariamente a quanto dicono loro, questo “ci interessa”: ci interessa sapere cosa accadrà nella nostra Facoltà, quali settori scientifici saranno attivati, quali prospettive di ricerca e quali dottorati ci saranno, ci interessa partecipare attivamente alla vita della Facoltà perché non ci piace pensare che agli studenti tocca solo di pagare le tasse e di vivere il campus senza partecipazione democratica. Ateneo Controverso lotterà sempre per i diritti degli studenti. Noi non condividiamo questo tipo di politica che esclude gli studenti ed invitiamo la comunità studentesca a partecipare  all’ ASSEMBLEA DEL 30 MARZO all’interno della quale potremmo discutere su ciò che è nostro: l’Università.