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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 SETTEMBRE 2024

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Unidea: “No ad aumenti contribuzione universitaria” Mazzitelli e Coccimiglio evidenziano la mancata necessità di elevare oltremodo la contribuzione massima degli studenti

Unidea: “No ad aumenti contribuzione universitaria” Mazzitelli e Coccimiglio evidenziano la mancata necessità di elevare oltremodo la contribuzione massima degli studenti
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RENDE (Cs) – All’università della Calabria non si fa altro che parlare
delle nuove disposizioni sui contributi studenteschi che, dall’A.A.
2017/2018, saranno regolate dallo “Student Act”, previsto nella legge di
stabilità 2016, che porta nelle università italiane molteplici cambiamenti.

Nonostante le numerose e positive modifiche, fatte dal lavoro svolto dai
rappresentanti Unidea in sede di tavoli tecnici disertati dalle altre
componenti studentesche, quali contribuzione in dodicesimi, rateizzazione e
visualizzazione dell’importo annuale già dal mese di novembre, previsione
di una sanatoria per gli studenti che dimenticano di richiedere il modello
isee dsu, non mancano le proteste per una tassazione che cresce ogni anno.

A tal proposito non tarda ad arrivare il parere del Consigliere
d’Amministrazione, Diego Mazzitelli e del senatore Accademico in carica
della lista Unidea, Gaetano Coccimigliom: << Io e il mio collega Coccimiglio prendiamo atto del fatto che il CdS ha deliberato all’unanimità che l’aumento delle tasse non può gravare solo sulle tasche degli studenti, ma consapevoli del fatto che l’aumento delle tasse non potrà essere evitato chiediamo al CdA di non aumentare il contributo massimo di 250,00 euro, come si evince dalla proposta del bando, ma di finalizzare ai costi per il diritto allo studio il 75% dell’avanzo di amministrazione, almeno il primo anno, per attenuare l’impatto della riforma e verificare l’effettivo disavanzo generato dal nuovo regime>>. Il segnale di lista Unidea è chiaro:
nonostante l’aumento della contribuzione colpisca solo i redditi più
elevati (gli studenti più deboli beneficeranno di sostanziose riduzioni),
bisogna lavorare affinché l’incremento rispetto all’A.A. passato sia
ridotto al minimo possibile, al fine di evitare che gli studenti più
abbienti siano invogliati a iscriversi in altri atenei.

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