Unione comuni Ricadi-Capo Vaticano, parla Mirabello "L'obiettivo è creare un centro turistico di rilevante importanza a livello internazionale"
“La mia proposta di legge che è stata discussa oggi in prima Commissione – afferma il consigliere Michele Mirabello a conclusione dei lavori – si pone come obiettivo l’unificazione anche identitaria del territorio calabrese di Ricadi con Capo Vaticano, centro turistico di rilevante importanza a livello internazionale. Da moltissimi anni, Capo Vaticano, che vanta una storia antica, si è posto all’attenzione dei grandi flussi turistici per le sue particolari bellezze marine e, oltre a costituire un elemento storico di notevole interesse, contribuisce allo sviluppo economico, turistico e culturale del Comune stesso. Visto che la Costituzione Italiana, all’art. 133 comma 2, recita: “La Regione, sentite le popolazioni interessate può con sue leggi istituire nel proprio territorio nuovi comuni e modificare le loro circoscrizioni e denominazioni”, e la legge regionale della Calabria n. 13/83 all’art. 40 prevede la variazione della denominazione dei comuni, che consiste nel mutamento parziale o totale della precedente denominazione, appare, opportuno, mutare la denominazione del comune di Ricadi in comune Ricadi – Capo Vaticano determinando così il completamento di un processo che va a riconoscere l’identità di Ricadi legata geograficamente al promontorio di Capo Vaticano, incrementando l’importanza delle potenzialità economiche presenti in questo territorio a vantaggio di tutte le attività turistico-economiche legate alla storia e alle tradizioni del luogo. Data l’importanza della questione che investe profili sia istituzionali che sociali – ha detto ancora Mirabello – è stato concordato un programma di audizioni con gli stakeholders operanti sul territorio interessato con l’obiettivo di far confluire una comune azione unitaria sulla proposta di legge che, per i motivi che ho esposto in premessa, aprirà certamente una nuova serie di opportunità di sviluppo per tutta l’area dei due comuni, incrementando le occasioni di crescita”.