Di LL

Dunque Mimmo Praticò si è dimesso da presidente della Reggina 1914, una decisione sofferta ma indispensabile per creare le condizioni di un rafforzamento della base societaria della storica squadra Reggina. Praticò e soci in questi anni hanno dato il massimo per mantenere la squadra nel professionismo . Inutile ricordare da dove sono partiti dopo il fallimento dell’era Foti. Senza l’impegno di un gruppo di imprenditori coraggiosi la Reggina navigava nella palude del calcio dilettantistico. Cosa succede adesso? Se ci sono imprenditori si devono fare avanti, senza più nascondersi, aldilà delle fantasie di qualche “illuso”, revocando imprenditori alla Moratti o americani, o di Paesi limitrofi ecc…. bisogna stare con i piedi a terra ..senza voli stratosferici che non servono a nessuno! Adesso contano le pec! La posta certificata nella casella email della Reggina .
Andiamo per ordine
La posizione del gruppo Praticò è inconciliabile con i vecchi soci? Sembra proprio di sì, ed allora????
Ed allora non resta che aspettare qualche giorno , per avere il quadro della situazione chiara.
In pochi giorni c’è da costruire al meglio una società. L’imprenditore Francesco D’Agostino in una intervista radiofonica ha dato la sua piccola disponibilità alla costruzione di un progetto imprenditoriale a favore della Reggina. Alfredo Citrigno chiarisca in modo definitivo se intende entrare oppure dare una mano da sponsor esterno. Se ci sono altri imprenditori la pec istituzionale ci darà indicazioni. Al sindaco Falcomatà ed al presidente Praticò il compito (nella qualità di maggiore azionista attuale) di costruire un percorso imprenditoriale per il bene del calcio reggino, sapendo molto bene che la situazione economica non è delle migliori. Il giorno dopo la scadenza della manifestazione d’interesse se non ci sono novità concrete, almeno si smetta di fare il pelo e contro pelo a chi ci ha provato in questi anni. E la città nella sua piena interezza faccia quadrato con le persone di buona volontà che intendono non far morire il calcio a Reggio Calabria .
Adesso ci vuole buon senso. La situazione è grave. Il Sindaco Falcomatà e Praticò facciano la conta degli imprenditori di buona volontà , che intendono salvare la Reggina , patrimonio di una intera provincia . Il resto sono solo “chiacchiere e tabacchere e ligno “