Urbs Reggina 1914, quale soluzione imprenditoriale? Deve prevalere il buon senso per costruire un progetto calcistico credibile
di LL
Formalmente le pec sono arrivate nella casella email della Urbs Reggina 1914,adesso c’è da costruire un progetto imprenditoriale che si basa esclusivamente sulle forze di imprenditori reggini con un unico denominatore comune ; la passione e l’amore per i colori amaranto della Reggina calcio.
Nessun imprenditore nazionale ha inteso investire a Reggio Calabria, come è successo per il Bari calcio. Adesso gli imprenditori calabresi aldilà delle divisioni devono trovare la quadra per costruire un percorso societario in grado di dare speranze ai tanti tifosi reggini. Cerchiamo di capire quali possono essere le forze in campo:
La P&P srl della famiglia Praticò;
La cordata dell’imprenditore Nato Martino;
La cordata della famiglia Romeo da sempre azionisti della Reggina;
La cordata dell’imprenditore Alfredo Romeo leader nella sanità calabrese, con il coinvolgimento di imprenditori reggini legati alla Confindustria locale; oltre ai gruppi imprenditoriali menzionati, dovrebbe esserci in campo, anche, una cordata con imprenditori della piana di Gioia Tauro .
Se il buon senso vige, si può trovare una soluzione paritetica . Mi spiego meglio
100 mila euro a cordata, insomma 500 mila euro di liquidità necessaria per rilanciare la Reggina nella campagna acquisti di gennaio. Un progetto economico finanziario per i prossimi tre anni per rilanciare l’immagine della società amaranto con investimenti mirati tra prima squadra e settore giovanile, il resto lo devono fare i tifosi reggini sostenendo in massa il progetto di rilancio dei colori amaranto. Ulteriori divisioni la Reggina rischia di sprofondare nel baratro.