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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

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Usa, maxi richiamo di prosciutto “Foresta Nera” Errore di etichettatura degli allergeni

Usa, maxi richiamo di prosciutto “Foresta Nera” Errore di etichettatura degli allergeni
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Gli allergeni non dichiarati sono ormai il motivo principale di richiamo dei prodotti alimentari. Attraverso un avviso pubblicato sul sito web, l’US Department of Agriculture’s Food Safety and Inspection Service (USDA), ha annunciato che è stato disposto il ritiro dalla vendita di 58 tonnellate di prosciutti pronti all’uso. Il motivo del ritiro, segnala Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [1]”, è la presenza di sostanze non dichiarate in etichetta, emerso nel corso di un controllo di routine da parte degli esperti del Servizio di Sicurezza e Ispezione del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, dopo un reclamo presentato da un consumatore che si è accorto dell’errore di etichettatura.

Il prodotto potrebbe infatti scatenare allergie nei consumatori che soffrono di ipersensibilità al “Malto d’orzo”, un allergene noto, che non è dichiarato sull’etichetta del prodotto finale. Ad essere coinvolto è il “FULLY COOKED WOOD SMOKED, prosciutto della Foresta Nera”, lotto 74045, distribuito dalla Hahn Brothers, Inc., con sede dello stabilimento a Westminster, Md. Non e’ chiaro se il prodotto interessato, sia stato distribuito anche in Italia anche attraverso i negozi on line di internet. In ogni caso si invitano i consumatori ad astenersi dall’acquisto del lotto interessato ricordando a chi soffre di allergie, che in caso di ingestione accidentale, può andare incontro a gravi reazioni anafilattiche che possono mettere in pericolo la vita. Inoltre per chi ha già effettuato la relativa spesa a non utilizzare il prodotto e a riconsegnare le confezioni al punto vendita, per il rimborso o la sostituzione.

Questo ulteriore allarme evidenzia come negli Stati Uniti, il totale annuo dei richiami federali dei prodotti a base di carne e pollame per errori di etichettatura degli allergeni è aumentato dall’8% del 2008 al 35% del 2012. Inoltre, il numero totale di richiami di carne e di pollame per allergeni non dichiarati è aumentato del 103% tra il 2012 e il 2015. Gli allergeni non dichiarati sono ormai il motivo principale di richiamo di tali prodotti. Se una società immette in commercio un prodotto alimentare con un allergene non dichiarato, il Food Safety Inspection Service dell’USDA considera il richiamo come un fallimento del sistema di sicurezza alimentare. Per affrontare un “aumento considerevole” del numero di richiami di prodotti a base di carne e di pollame per allergeni non dichiarati, l’agenzia ha tenuto un incontro pubblico a Washington il 16.03.2017 che ha trattato gli approcci strategici per ridurre i richiami causati da allergeni non dichiarati.

Attualmente, il Food Safety Inspection Service FSIS esige che tutti gli ingredienti siano dichiarati con il nome comune o usuale e che siano espressi in ordine decrescente e sostiene inoltre l’uso volontario di dichiarazioni sugli allergeni (ad esempio “Contiene”) nonché valuta le diciture come “Può contenere” caso per caso. Gli errori di etichettatura, quali quelli inerenti gli allergeni non dichiarati, possono essere un errore molto costoso per le aziende alimentari, ma un comunicato del Federal Register del 2017 ha dichiarato che il problema è “spesso evitabile”.

Con tale comunicato, il FSIS ha indicato che la maggioranza dei richiami per allergeni non dichiarati potrebbe essere imputabile a “etichette o confezioni non corrette dei prodotti per modifiche improvvise del prodotto e degli ingredienti, cross contamination durante la trasformazione e altri tipi di errori procedurali e umani”. A causa dell’aumento notevole dei richiami per allergeni non dichiarati, l’Agenzia ha risposto negli ultimi anni con analisi, orientamenti e attività di verifica per chiarire i requisiti e le responsabilità del settore. Nel novembre
2015, ha pubblicato delle Linee-guida sulla conformità intitolate “Allergens and Ingredients of Public Health Concern: Identification, Prevention and Control, and Declaration through Labeling (PDF).”