Varapodio, condannato il Consorzio di bonifica La Commissione tributaria provinciale ha accolto la class action degli agricoltori segnando un primato storico destinato a costituire un precedente giurisprudenziale - GUARDA L'INTERVISTA AL SINDACO
di Teresa Cosmano
Si è conclusa nel migliore dei modi per gli agricoltori di Varapodio, la vicenda giudiziaria che li vedeva contrapposti, con il sostegno dell’Amministrazione comunale, al Consorzio di bonifica. Tre anni fa, circa 50 agricoltori, avevano promosso una class action contro l’ente di diritto pubblico, per «cercare di porre fine alle vessazioni subìte, in termini di pagamento di tasse, a volte esose, dal Consorzio di bonifica che non ha mai prodotto interventi, ordinari o straordinari, a favore dell’intero comprensorio». La Commissione tributaria provinciale, composta dai giudici Paolo Marcianò, Caterina Asciutto e Vincenzo Antonio Bellini, ha accolto in pieno la richiesta degli agricoltori, emettendo una sentenza giudiziaria storica destinata a «costituire precedente giurisprudenziale in materia tributaria». I giudici tributari hanno infatti sentenziato l’illegittimità dei tributi richiesti agli agricoltori e condannato il Consorzio al pagamento delle spese, dal momento che, come si legge nella senteza, «non può imporre indiscriminatamente contributi su tutti gli immobili siti nel comprensorio, ma solo sui terreni che traggono benefici dalle opere di bonifica». L’esito positivo della class action, è stata illustrata agli agricoltori convocati nell’aula consiliare, dal sindaco Orlando Fazzolari e dall’avvocato Elena Trinci. Presente anche Antonio Iemma, presidente della Confconsumatori, impegnato in analoghe vertenze. «La prima cosa che faremo – ha esordito il primo cittadino – notificheremo la sentenza alla controparte, diffidandola per il futuro ad iscrivere a ruolo tributi dichiarati illegittimi e ad emettere nuove cartelle di pagamento. In caso contrario non esiteremo a ricorrere alla Procura». Fazzolari si è detto poi propenso a richiedere al Consorzio di bonifica, la restituzione di tutti i tributi pagati indebitamente negli ultimi dieci anni, e alla Prefettura un tavolo tecnico tra le parti, per mettere fine alla controversia. L’avvocato Trinci invece, ha evidenziato che questa è la prima class action che viene accolta dalla Commissione tributaria.