Varapodio, la Cassazione annulla senza rinvio la condanna per stalking a carico di Natale Carmine Accolto il ricorso della difesa rappresentata dall'avvocato Giuseppe Alvaro
La quinta sezione penale della Corte di cassazione, in accoglimento delle richieste dell’avvocato Giuseppe Alvaro del Foro di Palmi, ha disposto l’annullamento senza rinvio della condanna che era stata inflitta a Carmine Natale, 72 anni, di Varapodio, già titolare di un’impresa ben avviata nel settore della costruzione di autoveicoli adibiti al trasporto merci.
Il Natale era stato tratto in arresto e sottoposto ai domiciliari nell’anno 2015 in forza di ordinanza emessa dal GIP di Palmi, ed era stato condannato in primo grado alla pena di anni 2 e mesi 2 di reclusione con sentenza emessa dal Tribunale di Palmi, che lo aveva ritenuto responsabile del delitto di atti persecutori nei confronti di una donna del luogo, A. M., che lavorava saltuariamente come badante della madre del Natale, e di M.R., amico della donna.
La condanna era stata pronunciata anche per il reato di calunnia ai danni del marito della persona offesa, e per il porto illegale in luogo pubblico di un’arma comune da sparo, che sarebbe stata utilizzata per perpetrare una delle reiterate condotte minacciose attraverso le quali si sarebbe esplicata quella di stalking.
La Corte di appello di Reggio Calabria, in parziale riforma della sentenza di primo grado, aveva dichiarato la prescrizione dei delitti di calunnia e di porto illegale dell’arma, e confermato la condanna per i due delitti di stalking, in relazione ai quali la pena era stata rideterminata in anni 1 e mesi 6 di reclusione.
Con il ricorso per cassazione il difensore ha sviluppato un’articolata serie di censure di legittimità con riferimento all’affermazione della responsabilità penale. L’avvocato Giuseppe Alvaro, in particolare, ha chiesto l’annullamento senza rinvio della sentenza di condanna, poiché le lacune motivazionali segnalate nel ricorso, riguardanti la concreta idoneità delle condotte contestate a determinare uno degli eventi alternativi tipici del reato di stalking, non apparendo inammissibili, consentivano di ritenere perfezionata la fattispecie estintiva dei reati per prescrizione.
La Cassazione, in accoglimento delle richieste difensive, ha disposto l’annullamento senza rinvio della condanna penale impugnata.