Vecchio: “A Reggio necessaria una ripresa delle coscienze” Il membro della segreteria provinciale del Coisp di Reggio Calabria commenta l'aggressione subita da don Costantino
“Oggi, molto più di ieri, un quadro allarmante delle manifestazioni di
violenza riscontrate nella nostra città, spinge a farmi da portavoce (avendo
rivestito l’incarico di assessore alla P.I. e in ultimo di Presidente del
Consiglio Comunale e, soprattutto, attualmente nelle vesti di Poliziotto con
incarico sindacale Coisp) di una realtà contingente in cui, con il termine
violenza, non si intende solo l’aggressione fisica da parte di un uomo
contro il proprio simile, ma si includono anche le vessazioni psicologiche,
i ricatti, le minacce, le persecuzioni e molto altro.
L’episodio dell’aggressione subita da don Giorgio Costantino, responsabile
di una parrocchia della nostra città, mi ha portato a riflettere e ad
approfondire. Ho letto molti commenti: ‘sono ragazzi sbandati delle
periferie, personaggi al limite della società, tossicodipendenti, etc…’ Si
tratta, secondo me, di stereotipi molto pericolosi perché impediscono di
raccontare, affrontare e combattere i problemi della nostra città allargando
l’orizzonte a 360°, guardando cioè al di là del mero confine territoriale.
Come padre, sento il dovere di utilizzare, in prima persona e poi come
monito per tutti, un solo termine, ‘coraggio’: il coraggio di denunciare, di
porsi a fianco delle forze dell’ordine, della magistratura, che
quotidianamente, con impegno e sacrificio, lottano contro i crimini della
società, soprattutto nella nostra città, dove si riscontrano forme di
violenza di ogni tipo… ovunque ci voltiamo ad osservare la possiamo
riconoscere in gesti o atteggiamenti sbagliati, che però fortunatamente
ancora ci colpiscono, il non rispetto verso gli altri, la non curanza, dai
banchi di scuola ai grandi casi di cronaca, dalle donne maltrattate ai
bambini malmenati, al prete di Reggio Calabria colpito violentemente da un
gruppo di ragazzini… Come si può tollerare una situazione del genere? Come
fa un uomo ad essere violento verso un proprio simile? Sono interrogativi a
cui non riesco a dare risposte se non formulando una proposta: più
educazione e rispetto, principalmente per la Vita, per ogni essere umano
degno di essere considerato persona. Dobbiamo, nel nostro piccolo,
risvegliare le coscienze, cari reggini, e cercare di dare, in ogni campo, il
meglio di noi stessi”. Lo ha dichiarato Seby Vecchio, membro della
segreteria provinciale del COISP di Reggio Calabria.