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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 02 DICEMBRE 2024

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Vendevano riviste porta a porta spacciandosi per agenti della Finanza La denuncia di uno dei bersagli ha fatto scattare le indagini: due denunce per truffa e millantato credito per due pregiudicati reggini che in cambio dell'abbonamento al giornale promettevano anche un occhio di riguardo in caso di ispezioni

Vendevano riviste porta a porta spacciandosi per agenti della Finanza La denuncia di uno dei bersagli ha fatto scattare le indagini: due denunce per truffa e millantato credito per due pregiudicati reggini che in cambio dell'abbonamento al giornale promettevano anche un occhio di riguardo in caso di ispezioni
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CATANZARO – I finanzieri della compagnia di Catanzaro, coordinati dalla Procura della Repubblica della stessa città, hanno concluso una insolita operazione di servizio che ha portato alla denuncia, a piede libero, di due persone ritenute responsabili dei reati di millantato credito e truffa.

I due soggetti, vantando di essere appartenenti al corpo, traevano in inganno ignari contribuenti proponendo abbonamenti ad una fantomatica rivista denominata “Dossier di finanza-rivista di attualità e informazione”. Tutto è nato dalla denuncia di un cittadino che, tratto in inganno dalle modalità di pubblicizzazione della rivista proposta, si è recato presso gli uffici delle fiamme gialle per sincerarsi sulla genuinità dell’abbonamento offerto. I militari, carpendo subito l’anomalia, hanno immediatamente fatto scattare le indagini e sono riusciti a risalire a una società del Reggino attraverso la quale i due “falsi finanzieri” riscuotevano il prezzo dell’abbonamento proposto.

I due, di origine calabrese, già pregiudicati per reati gravi, promettevano, altresì, in cambio della sottoscrizione dell’abbonamento alla citata rivista, un “occhio di riguardo” nei loro confronti in caso di eventuali ispezioni da parte della Guardia di Finanza. La frode era prevalentemente rivolta nei confronti di gestori di pubblici esercizi in varie province italiane, fatto comprovato dall’esame della numerosa documentazione acquisita in sede di indagine dai finanzieri catanzaresi. I soggetti coinvolti sarebbero stati oltre novanta.