Venerdì 8 e sabato 9 giugno al Teatro Umberto ritorna “il teatro che non c’era”
redazione | Il 07, Giu 2012
Promosso e sostenuto dal Comune di Lamezia Terme
Venerdì 8 e sabato 9 giugno al Teatro Umberto ritorna “il teatro che non c’era”
Promosso e sostenuto dal Comune di Lamezia Terme
LAMEZIA TERME – ell’ambito del progetto “il teatro che non c’era”, promosso e sostenuto dal Comune di Lamezia Terme, il Teatro Umberto ospiterà venerdì 8 giugno e sabato 9 giugno alle 19.00 un appuntamento di grande importanza. Andrà in scena infatti, ad ingresso gratuito, il lavoro teatrale nella sua seconda edizione “Legàmi…noi ci siamo”, spettacolo in un atto unico, con i testi di Francesco Pileggi e la regia e adattamento di Achille Iera e Francesco Pileggi.
Il laboratorio teatrale “Il teatro che non c’era” diretto da Achille Iera e Francesco Pileggi è ormai attivo da sei anni e quest’anno ha visto la partecipazione di 20 ragazzi che da settembre del 2011 si sono incontrati settimanalmente a Palazzo Panariti per stare insieme, conoscersi e fare teatro.
“Il teatro che non c’era” infatti è un luogo in cui sperimentarsi e sperimentare, dove si può giocare col teatro, raccontare e raccontarsi, partire da se stessi per raccontare il territorio.
Durante questi sei anni sono stati prodotti ben cinque spettacoli Legàmi; dell’amore che non muore;giallo cammello, balla Cenere’ balla, sudamu.
Quest’anno ritorna Legàmi con un nuovo testo, nuovi artisti e nuovo adattamento.
“Quando abbiamo pensato a quale titolo dare allo spettacolo di quest’anno, ha sostenuto Achille Iera, subito abbiamo pensato a “Legàmi…noi ci siamo”. Con la stessa voglia di sei anni fa, cioè dire cosa non ci piace, cosa non va. Nella sua prima edizione Legàmi, era nato in un periodo molto particolare della città, un momento in cui le notizie di cronaca si rincorrevano e davano battaglia sulle pagine dei giornali, omicidi, sparatorie. E noi abbiamo sentito il bisogno di dire la nostra, di farci sentire, di dire che c’eravamo. Dopo 6 anni, sentiamo una nuova esigenza e necessità, partiamo dai problemi, dai sogni e dalle passioni dei giovani per dire quello che ci piace e quello che non ci piace della nostra realtà. Di come questi sogni a volte si avverino e di come, più spesso, si scontrano con una realtà più cinica e spietata “.
“Sono molto contento, ha affermato Francesco Pileggi, che i ragazzi che hanno partecipato al laboratorio di quest’anno siano di provenienza diversa e tutti con una propria storia e un proprio bagaglio: rumeni, afgani, marocchini. Il teatro è bello anche per questo, riesce a far comunicare, incontrare e convivere nello stesso luogo ragazzi e persone differenti tra loro. Un altro motivo di grande soddisfazione per me e per il laboratorio è la nuova funzione di Achille Iera, nato e cresciuto artisticamente ne “Il teatro che non c’era”, che negli anni scorsi era sempre sul palco e da quest’anno è dietro le quinte con un nuovo profilo e una diversa attività.”
“E’ importante per la nostra città, ha detto il sindaco Gianni Speranza, che dopo sei anni il laboratorio continui nella sua attività. In questi anni il ” Il teatro che non c’era” ha continuato a seminare, è stato uno dei segnali positivi della nostra realtà, i ragazzi che hanno partecipato alle attività teatrali sono stati i migliori ambasciatori della Lamezia civile, positiva e bella”.
redazione@approdonews.it