Alla presenza una sala strapiena (oltre 60 persone) venerdì scorso nella sede del Partito Comunista d’Italia, dirigenti territoriali, iscritti non iscritti hanno discusso ed affrontato questo tema che ha incuriosito ed interessato in tanti. Un incontro, come davvero non si registrava da tanti anni.
Nello specifico, il Segretario Provinciale Lorenzo Fascì ha riferito ai presenti del percorso già avviato a livello nazionale dal PCd’I, ma anche e contestualmente da altre forze organizzate e non della sinistra.
Lo scorso 12 luglio, l’Associazione per la Ricostruzione del Partito Comunista, ha lanciato – in una grande manifestazione a Roma che ha concluso un primo ciclo di circa quaranta iniziative organizzate sull’intero territorio nazionale – il progetto della Costituente Comunista.
Il PCd’I sostiene con forza tale progetto – volto ad unire le forze, le soggettività e le individualità comuniste, organizzate e non organizzate, dal carattere politico e culturale affine, in un unico Partito – ma guarda ad un progetto più complessivo: “La ricostruzione, in Italia, di un Partito Comunista all’altezza dei tempi e la costruzione dell’unità delle forze di sinistra; obiettivi non separati l’uno dall’altro, ma l’uno, che dialetticamente, alimenta l’altro, e la ricostruzione del Partito Comunista trova un terreno fecondo nella ricostruzione stessa dell’unità della sinistra”.
Unire i Comunisti, superare la parcellizzazione in cui da anni vivono i comunisti divisi in tanti piccoli Partiti, riunirli in un unico soggetto politico insieme ai tanti che proprio la parcellizzazione, la mancanza di un partito comunista unitario non hanno potuto in questi lunghi anni. Ma anche e contestualmente lavorare per unire la Sinistra nel suo insieme.
Vari interventi si sono succeduti dando luogo ad una discussione dai contenuti interessanti.
Tra i tanti sono intervenuti Francesco Priolo, Paolo Monteleone, Fabio Violi, Rocco Ursino, Vincenzo Malara, Ivan Tripodi, Santino Ielo, il Sindaco di Polistena Michele Tripodi.
Vincenzo Malara ha invitato a costruire un partito moderno e non settario, con dei contenuti validi, che adotti iniziative in discontinuità con quelle attuali. Santo Ielo ha invitato a pensare il nuovo soggetto politico con “cuore antico” (la passione politica del PCI), ma con idee ed azioni nuove (allargare la visuale, comprendere le dinamiche economiche e sociali in atto; ricostruire un sistema di solidarietà con le fasce deboli, riappropriarsi ad un rapporto con i simpatizzanti ritornando ad essere utili alle domande ed ai bisogni che vengono dalla società).
Ivan Tripodi si è intrattenuto sulla situazione cittadina ed ancora ha presentato il nuovo giornale periodico mensile on line intitolato “A Sinistra” che vuole essere uno strumento per ospitare contributi di iscritti e non iscritti su tematiche politico-culturali nella sinistra calabrese.
Ha concluso i lavori Michelangelo Tripodi il quale ha sottolineato l’esigenza di credere nel nuovo progetto ma anche nella necessità di far presto. In tal senso ha segnalato che il Comitato Centrale ha proposto di fissare la data del congresso costitutivo entro il mese di dicembre prossimo.
Le congiunture internazionali che vedono una Europa nata in modo antidemocratico con le decisioni assunte fuori dal Parlamento Europeo, ma dominate dalla Banca Centrale.
La vicenda che ha riguardato la Grecia dove vi è stata un’Europa succube di scelte egoistiche finanziarie con un’egemonia inaccettabile della Germania.
Ma anche nel nostro paese, la grave involuzione politica del PD – derivante anche dal nefasto autoscioglimento del PCI – ha portato, ormai da tempo, alla costituzione di “grosse coalizioni” di centro-destra quali interpreti puntuali e fedeli dei diktat iperliberisti dell’Ue. Il jobs-act e l’accanimento contro il lavoro, contro la scuola e la sanità pubblica e l’intero stato sociale, gli imponenti processi di privatizzazione, sono i segni più evidenti della subordinazione del PD, dei suoi governi di centro destra, dal governo Renzi, al dominio liberista dell’Ue.
Ma la sfida è talmente alta che anche il processo di ricostruzione del PCI non sarà da solo sufficiente se non si innesta un processo unitario più ampio che raccolga in un progetto unitario tutta la Sinistra, per questo, ha ricordato che la Segreteria del PCd’I ha inviato una lettera aperta a tutti i soggetti politici a sinistra del PD con un invito chiaro ed inequivocabile: costruire un fronte unito di tutte le forze di sinistra che sia in grado di porre in essere una alternativa all’attuale sistema di governo. Una scelta che va nella direzione di superare le divisioni che hanno provocato solo sconfitte e arretramenti.