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“Vertenza Abramo: nessun posto lavoro deve esser perso”

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Il Partito Comunista si schiera dalla parte dei lavoratori di Abramo, contro gli esuberi e per il diritto ad avere un impiego stabile e con salari dignitosi. Abramo Customer Care, principale azienda delle Telecomunicazioni in Calabria, ha reso noto di voler tagliare 600 posti di lavoro, dichiarando come causa il taglio del flusso di chiamate da parte della TIM, principale committente. Ricordiamo che la nostra regione, da luglio a oggi, ha perso 1500 posti di lavoro a tempo indeterminato, un vero e proprio massacro sociale vista la disoccupazione imperante e il tessuto “industriale” del territorio. La TIM come le altre grandi multinazionali del settore appaltano gran parte dei propri servizi ai call center, i quali si aggiudicano le commesse abbassando il costo del lavoro e le tutele, rendendo il mondo delle telecomunicazioni una giungla di sfruttamento e precarietà. Sappiamo benissimo che le esternalizzazioni e le conseguenti gare d’appalto sono state create apposta per abbassare i salari e dividere i lavoratori che altrimenti farebbero parte tutti della stessa azienda, la cui lotta sarebbe più facile da organizzare. Il Partito Comunista invita i lavoratori di Abramo Customer Care a lottare per l’internalizzazione dei servizi in appalto, unica soluzione per rompere i ricatti delle multinazionali e per salvaguardare il lavoro, il salario e la dignità. In quanto operai, disoccupati, lavoratori non possiamo che schierarci al fianco dei dipendenti a rischio licenziamento. La vostro la lotta è la nostra lotta!