Vescovi calabresi si schierano contro la ‘ndrangheta Presa di posizione netta dopo l'incontro con l'Antimafia: "Il malaffare è l'Anti-Vangelo"
LAMEZIA TERME – «Lo Stato deve essere presente perché l’antistato non vinca. Alla ‘ndrangheta lo abbiamo detto con chiarezza: voi siete l’antiVangelo». A sostenerlo è stato il presidente della Conferenza episcopale calabra mons. Salvatore Nunnari dopo l’incontro di oggi con la Commissione parlamentare antimafia.
Al termine della riunione il presule e la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, hanno incontrato i giornalisti. La visita della Commissione antimafia è stata accompagnata anche dalle polemiche e dalle critiche rivolte dal Movimento 5 Stelle rispetto alla mancata audizione dell’assessore regionale Nino De Gaetano (LEGGI).
«Bisogna pensare ai giovani – ha detto mons. Nunnari – la mafia si combatte con la certezza del domani. Quello di oggi è stato un momento molto bello per la società, per la Chiesa e per le istituzioni, un momento storico. Nel crocevia c’è l’uomo e questo è il motivo principale che ci ha visto oggi insieme». Oggetto dell’incontro è stata la lettera pastorale “Testimoniare la verità nel Vangelo” del 25 dicembre 2014 che, ha ribadito Nunnari «non è stata scritta contro qualcuno. Le nostre 12 Chiese locali si sono ritrovate insieme, convinte che la ‘ndrangheta è il grande male della Calabria e per chiarire agli ‘ndranghetisti che loro con la Chiesa non hanno nulla a che fare: possono avere immaginette ed altro, ma con la Chiesa e con il Vangelo non hanno nulla a che fare. Non è la Chiesa che li ha messi fuori, sono loro che si sono messi fuori. La Chiesa li aspetta con la conversione per riaverli dentro, però nella chiarezza delle posizioni e non possono avere il consenso della Chiesa perché sono l’antichiesa».
«Chi è nell’errore – ha detto ancora il presule – ritrovi la strada del ritorno, allora ci sarà colloquio. La Chiesa non giudica, incontra. Misericordia e giustizia vanno insieme».