Via libera per i contribuenti italiani ai prelievi da conti in nero svizzeri Per il Tribunale federale i contribuenti italiani con relazioni bancarie elvetiche possono prelevare fondi
I contribuenti italiani potranno prelevare dai loro conti in Svizzera non dichiarati
al fisco italiano. La decisione è del Tribunale federale, che ha respinto il ricorso
della BNP Paribas di Lugano. A marzo il Tribunale d’Appello aveva accolto il ricorso
di un cittadino italiano che si era visto bloccare i conti da una banca ticinese
in seguito alla possibilità di regolarizzare i capitali italiani in Svizzera non
dichiarati. un cittadino italiano che si era visto bloccare i conti a seguito. Le
nuove norme previste dalla voluntary disclosure, cioè la possibilità di regolarizzare
– attraverso autodenuncia – i capitali d’oltre confine depositati in Svizzera e finora
non dichiarati, avevano portato le banche elvetiche a inasprire i criteri per il
prelievo dei fondi depositati. Il Tribunale d’Appello aveva sentenziato che per
potersi opporre al prelievo, un istituto bancario deve dimostrare concretamente di
incorrere in seri rischi legali e reputazionali. In altre parole, deve provar il
pericolo di diventare punibile per concorso nel reato di autoriciclaggio. La decisione
di Mon Repos, giunta venerdì alle parti, pone fine alla vertenza, evidenzia Giovanni
D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, autorizzando di fatto
i clienti italiani a prelevare i fondi dai loro conti in Svizzera.