Viadotto crollato, c’è l’accordo tra Procura e Anas Veranno demolite tutte le campate della corsia Sud. L'operazione permetterà di procedere alle prove di stabilità sulla carreggiata nord e lasciare quest'ultima al traffico in attesa della ricostruzione
CASTROVILLARI – La Procura della Repubblica di Castrovillari, d’intesa con il procuratore generale di Catanzaro Raffaele Mazzotta, ha autorizzato l’Anas a demolire quattro campate del viadotto Italia sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Una quinta campata, chiusa al traffico ed in via di demolizione, era crollata il 2 marzo scorso provocando la morte di un operaio. Da allora la Procura ha sottoposto a sequestro, probatorio e preventivo, tutto il viadotto, ed il tratto dell’A3 tra Laino Borgo e Mormanno è stato chiuso al traffico con deviazioni sulla viabilità locale e conseguenti code e rallentamenti.
La demolizione delle campate sulla carreggiata sud dell’autostrada, già indebolite e di cui era prevista la demolizione, dovrebbe essere propedeutica alle prove di stabilità sulla carreggiata opposta che potrebbe poi essere riaperta una volta ultimati i lavori e dissequestrata la struttura.
La decisione della Procura ha fatto seguito ad un’integrazione del progetto presentato in precedenza da Anas inviata dal presidente della società Gianni Vittorio Armani con la quale l’azienda si impegna ad attuare sistemi di protezione passiva dei piloni per evitare che possano accidentalmente rimanere danneggiati in conseguenza delle operazioni di demolizione delle campate.
«Il provvedimento, essendo competenza della Procura di Castrovillari, è stato emesso dai magistrati di quell’ufficio con la piena, totale e incondizionata approvazione ed assunzione di responsabilità da parte mia nelle mie funzioni di vigilanza e di coordinamento» ha detto il procuratore generale di Catanzaro, Raffaele Mazzotta.
«Esprimo la più viva soddisfazione – ha aggiunto Mazzotta – perchè si è riusciti a risolvere tutte le complesse problematiche tecniche concernenti l’effettuazione dei necessari lavori, tutelando nel contempo sia le prioritarie esigenze di tutela della pubblica incolumità sia quelle di natura metagiuridica concernenti le ricadute sociali, umane ed economiche della chiusura al traffico del viadotto». «Desidero, infine, esprimere il mio elogio alle sostitute della Procura della Repubblica di Castrovillari, dottoresse Rizzo e Manera – ha concluso il Procuratore generale di Catanzaro – per l’impegno profuso ed al presidente dell’Anas, ing. Armani, per l’intelligenze e costante collaborazione assicurata alla magistratura inquirente».