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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 17 DICEMBRE 2024

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Viaggi e sicurezza. Allarme Dengue in Tanzania

Viaggi e sicurezza. Allarme Dengue in Tanzania

| Il 19, Mag 2014

Dopo le alluvioni che hanno messo in ginocchio Dar es Salaam, ora arriva la febbre Dengue. La terribile febbre ha già
contagiato 400 persone mentre quattro i morti registrati finora

Viaggi e sicurezza. Allarme Dengue in Tanzania

Dopo le alluvioni che hanno messo in ginocchio Dar es Salaam, ora arriva la febbre Dengue. La terribile febbre ha già contagiato 400 persone mentre quattro i morti registrati finora

 

 

L’Associazione Medica della Tanzania ha sollevato l’allarme Dengue nella città costiera
di Dar es Salaam, da dove la malattia potrebbe diffondersi e innescare un’epidemia.
E i risultati delle disastrose condizioni igieniche in cui è costretta a vivere
la popolazione si sono fatti presto sentire. Secondo il ministro della salute sono
quasi quattrocento le persone alle quali negli ultimi mesi è stata diagnosticata
la febbre da Dengue, e già quattro i morti. La febbre da Dengue è una malattia
virale, il cui vettore primario è una zanzare diurna del tipo Aedes Aegypti, diversa
quindi dalla zanzara che trasmette la malaria. Una puntura con una zanzare infetta
dal virus della Dengue può quindi trasmettere la malattia. Allo stesso tempo una
zanzara che si nutre del sangue di un uomo infetto rimane infettata a sua volta,
amplificando così la diffusione del virus. Il presidente della Tanzania, Jakaya
Kikwete, ha ordinato d’urgenza kits medici per testare la presenza della malattia,
da distribuire in tutti gli ospedali della nazione. Questo sviluppo epidemico della
Dengue è infatti una novità per i tanzaniani, che hanno finora combattuto l’infezione
in casi isolati, spesso nemmeno completamente compresi e identificati. Una malattia
recente quindi, e completamente nuova nei suoi termini di intimidatoria rapida diffusione.
Il tempo di incubazione della febbre da Dengue é relativamente corto, solitamente
tra i quattro e i dieci giorni, dopo dei quali la malattia comincia a manifestarsi
nella maggior parte dei casi con emicranee, dolori alle articolazioni, reazioni cutanee
e febbre molto elevata (fino a 41°C). Nella sua forma classica la febbre regredisce
naturalmente in un periodo che va dai tre, ai dieci giorni. Esiste però putroppo
una variante emorragica: un’infezione seria e potenzialmente letale. In questo caso
la febbre alta ha un esordio improvviso ed è accompagnata da gravi eruzioni cutanee,
sanguinamenti, convulsioni e disturbi cardiocircolatori fino a possibili collassi.
Se non curata l’infezione emorragica può portare alla morte in meno di una giornata.Il
virus della Dengue esiste in quattro diverse forme, e guarire dalla febbre significa
una garantita immunità a vita contro lo specifico sierotipo. Allo stesso tempo però
una seconda infezione con un differente sierotipo aumenta i rischi di contrarre la
pericolosa versione emorragica della Dengue. Ripetute punture da zanzare infette
comportano quindi un’innalzamento della probabilità di un decorso letale della malattia.
Non esiste una vaccinazione. Il fatto che l’immunità contro un tipo di virus incrementi
il rischio di contrarre infezioni severe per mano degli altri sierotipi, rende difficile
lo sviluppo di un vaccino efficiente che protegga contemporaneamente contro tutti
e quattro i tipi di virus. L’arma più efficace resta quindi la prevenzione; cioè
la protezione contro le punture di zanzare e l’eliminazione degli ambienti in cui
esse di riproducono. E una megalopoli annacquata, senza sistemi di drenaggio, senza
fognature e immersa nel torrido caldo tropicale è forse ciò che più disperatamente
assomiglia ad un invito.A seguito di tale allerta Giovanni D’Agata, presidente dello
“Sportello dei Diritti [1]”, per i connazionali che si apprestino ad andare o
che già si trovino in questo Paese, li consiglia di adottare tutte le misure di
profilassi per evitare le punture di zanzare, anche perchè è l’unico modo per evitare
il contagio non essendo stato realizzato un vaccino specifico.