Obiettivo è quello di dare ulteriore impulso al settore delle politiche sociali
Vibo, protocollo d’intesa tra provincia e sindacati
Obiettivo è quello di dare ulteriore impulso al settore delle politiche sociali
VIBO VALENTIA – Un protocollo dintesa tra lAmministrazione provinciale e i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal finalizzato a dare ulteriore impulso al settore delle Politiche sociali nella provincia di Vibo Valentia. Lo ha deliberato la giunta dellEnte su proposta del presidente Francesco De Nisi e dellassessore al ramo Pasquale Fera. «Comè noto – ha spiegato questultimo – le Regioni hanno trasferito alle Province le funzioni e i compiti relativi alla promozione e al coordinamento operativo dei soggetti e delle strutture che agiscono nellambito dei servizi sociali, con particolare riguardo alla cooperazione sociale, alle istituzioni di pubblica assistenza e beneficienza e al volontariato. In virtù di questo, alla Provincia spetta occuparsi direttamente dellerogazione dei servizi e delle prestazioni che attengono in maniera precipua alle esigenze di tutte le persone socialmente bisognose, nonché dei compiti di progettazione e realizzazione della rete dei servizi sociali sullintero territorio provinciale. Un compito che lEnte intende svolgere in collaborazione con i sindacati, organizzazioni che per legge e per statuto hanno la funzione di rappresentare e tutelare i diritti e gli interessi di tutti i lavoratori».
Per lanno 2011, pertanto, la Provincia si propone di svolgere idonee azioni per risolvere i bisogni sociali rilevati sul territorio di competenza. In particolare:
1) Curerà la raccolta delle conoscenze e dei dati sui bisogni e sulle risorse rese disponibili dai Comuni e da altri soggetti istituzionali presenti nel Vibonese al fine di concorrere allattuazione del sistema informativo dei servizi sociali.
2) Elargirà i contributi previsti dalle specifiche leggi regionali di settore alle organizzazioni di volontariato e alle cooperative sociali, sulla base di criteri e modalità definiti dintesa con la Regione.
3) Concederà i finanziamenti per la realizzazione dei corsi di formazione degli operatori dei servizi sociali, sulla base dei criteri e modalità definite dintesa con la Regione.
4) Predisporrà i piani territoriali provinciali dintervento ai sensi della legge 28 agosto 1997 n. 285 (Disposizioni per la promozione di diritti e opportunità per linfanzia e ladolescenza) e il relativo controllo gestionale dei progetti e dei contributi.
Provincia e sindacati, con tali azioni, puntano a:
a) Migliorare la qualità complessiva dei servizi sociali attraverso la loro promozione e coordinamento da attuare mediante listituzione di apposite conferenze con gli Enti gestori.
b) Promuovere, dintesa coi Comuni, iniziative di formazione, con particolare riguardo alla formazione professionale di base e allaggiornamento.
c) Favorire, di concerto con gli Enti gestori dei servizi, una maggiore informazione in materia di servizi sociali sul proprio territorio.
«I servizi assistenziali – ha ribadito il presidente De Nisi – rappresentano una delle maggiori priorità che la Provincia deve affrontare, in un territorio già gravato da numerose problematiche. Emergenze che lAmministrazione vuole affrontare in costante e proficua sinergia con gli altri Enti pubblici, i sindacati e le associazioni di volontariato attive sul territorio».