Vibo Valentia, ultima provincia per vivibilità Pubblicata l'analisi della qualità della vita del Sole 24ore. Burrone risponde a Caracciolo: «Commenta i dati della provincia ma non si vede in città da quasi un anno»
E’ giunta puntuale a dicembre l’analisi della Qualità della vita realizzata dal Sole 24ore in tutte le province italiane che segue di qualche settimana quella realizzata da Italia oggi.
Un appuntamento che si rinnova ormai da 25 anni e che mette in fila le principali città italiane stilando una classifica basata su sei settori in cui alle stesse città vengono assegnati dei punteggi che poi vengono cumulati e mediati nella classifica generale.
I sei settori sono “Reddito risparmio e consumi”, “Affari, lavoro e innovazione”, “Ambiente, Servizi e Welfare”, “Demografia, famiglia e integrazione”, “Giustizia, sicurezza e Reati” e infine “Cultura, tempo libero e partecipazione”.
Il 2016 per la Calabria si chiude alle ultime posizioni con tre province su cinque che peggiorano la loro classifica rispetto allo scorso anno e solo Catanzaro e Reggio Calabria che fanno segnare un leggero miglioramento. Sul piano nazionale il podio vede Aosta primeggiare su tutti guadagnando ben 7 posizioni rispetto allo scorso anno seguita da Milano e Trengo che si confermano in seconda e terza posizione.
In particolare, la migliore delle province calabresi è Catanzaro che si piazza al 95esimo posto con 392 punti, per capirci in testa alla classifica c’è Aosta con 589 punti, il capoluogo di Regione guadagna ben 5 posizioni rispetto al 2015. Dietro Catanzaro si posiziona Cosenza che con 383 punti perde 3 posizioni e si piazza al 101esimo posto. Ancora più in basso scende Crotone che con 373 punti si pone al 106esimo posto facendo segnare il maggiore peggioramento tra le cinque province perdendo ben 17 posizioni. Agli ultimi due posti finiscono Reggio Calabria e Vibo Valentia che rispetto allo scorso anno si sono letteralmente scambiati la posizione. Reggio Calabria si classifica al 109esimo posto con 370 punti e una posizione guadagnata rispetto allo scorso anno mentre Vibo Valentia, ultima con largo distacco, raggiunge il 110mo posto grazie ai 360 punti collezionati.
I dati, comunque, non sono affatto omogeni e, a seconda della categoria analizzata la situazione muta profondamente per le cinque province. Ecco il dettaglio.
Nella prima categoria di analisi che mette insieme il reddito, i risparmi e i consumi dei cittadini a far emergere un dato di alto profilo è la provincia di Vibo Valentia che conquista il 69esimo posto in classifica guadagnando ben 26 posizioni rispetto allo scorso anno e ottenendo un punteggio di 529 contro i 762 di Aosta anche in questo caso al primo posto. Subito dietro si conferma Catanzaro che fa un balzo in avanti di 22 posizioni classificandosi al 76esimo posto con 520 punti. Crescono anche Cosenza, che si pone all’89esimo posto guadagnando 12 posizioni con 501 punti, e Reggio Calabria che sale di 12 posizioni fino al 93esimo posto con 491 punti. Ultimo posto in questa categoria per Crotone che perde 6 posizioni e ottiene solo 445 punti.
Nella categoria relativa al mondo del lavoro e degli affari è Catanzaro a posizionarsi nel migliore dei modi anche se in posizione bassa. Il capoluogo di regione, infatti, si pone al 90esimo posto, prima tra le province Calabresi, perdendo 2 posizioni e ottenendo 319 punti. Al 100esimo posto in classifica si trova Cosenza che guadagna 3 posti rispetto al 2015 con 299 punti. Precipita Crotone che perde 24 posizioni e si pone al 105esimo posto con 285 punti. Reggio Calabria perde una posizione e si ferma al 107esimo posto con 279 punti. Ultimo posto, questa volta, per Vibo Valentia che con 248 punti perde una posizione.
Nella categoria che analizza l’ambiente e i servizi sociali le province calabresi occupano tutte le ultime posizioni. La migliore è Catanzaro che si pone però al 105esimo posto migliorando la sua posizione di 2 posti con 426 punti. Subito dietro al 106esimo posto con due posizioni guadagnate c’è Reggio Calabria con 419 punti. Crotone migliora rispetto allo scorso anno di 3 posizioni e lascia l’ultima posizione risalendo fino al 107esimo posto con 418 punti. Precipita in basso Cosenza che perdendo ben 9 posizioni arriva al 108esimo posto, terzultima in classifica con soli 416 punti. Fanalino di coda Vibo Valentia che perde una posizione e conquista solo 379 punti.
Tonfo per 4 province su 5 nella categoria legata alla demografia che lo scorso anno aveva, invece, regalato posizioni di alta classifica a diverse città calabresi. Il posizionamento migliore spetta a Reggio Calabria che guadagna 46 posizioni rispetto allo scorso anno raggiungendo il 41esimo posto con 567 punti. Diverse posizioni più in basso c’èCatanzaro che perde 24 posizioni e si classifica 70esimo con 538 punti. Tre posti più in basso si trova Cosenza che perde 18 posizioni e ottiene 535 punti. Crolla anche in questa categoria Crotone che perde 58 posizioni e finisce al 77esimo posto con 534 punti. La peggiore delle calabresi è però Vibo Valentia che perde 68 posizioni rispetto allo scorso anno e finisce all’81esimo posto con 528 punti.
Il settore della Giustizia, e più in generale della sicurezza sociale, fa registrare un peggioramento complessivo per tutte le città calabresi che comunque pur in discena si posizionano, in alcuni casi, in buona posizione. La migliore delle cinque province è Crotone che perde 14 posizioni lasciando il podio dello scorso anno e si posiziona al 17 posto con 369 punti. Più in basso al 48esimo posto con 27 posizioni in meno c’è Cosenza che colleziona 279 punti. Vibo Valentia si classifica al 58esimo posto con 32 posizioni in meno e 267 punti. Scorrendo la classifica si pone al 63esimo posto la città di Catanzaro con 33 posti in meno e 261 punti. In fondo Reggio Calabria che si ferma all’88esimo posto con 227 punti.
Ultima sotto classifica è quella che riguarda le opportunità offerte nella cultura e nel tempo libero. Ancora una volta le province calabresi si distinguono per la loro bassa posizione anche se si evidenziano miglioramenti per Catanzaro e Cosenza. Nel dettaglio Crotone si conferma all’ultimo posto con 190 punti mentre Vibo Valentia perde 2 posizioni scendendo al 108esimo posto con 209 punti. Anche Reggio Calabria peggiora il suo posizionamento perdendo due posti con 237 punti. Cosenza migliora di sei posizioni la sua classifica raggiungendo il 92esimo posto con 269 punti. La migliore delle città calabres si conferma Catanzaro che guadagna 21 posizioni con 287 punti e si pone all’83esimo posto.
Classifica Sole 24 Ore, Burrone risponde a Caracciolo: «Commenta i dati della provincia ma non si vede in città da quasi un anno»
REGGIO CALABRIA – «Sprovvedute e quantomai inopportune le dichiarazioni della consigliera Caracciolo sulla classifica della qualità della vita stilata dal Sole 24 ore. Probabilmente non si è accorta la consigliera che i dati diffusi dal noto quotidiano economico riguardano in realtà l’intera provincia e non certo la città di Reggio Calabria. Degli indicatori registrati dalla classifica la consigliera Caracciolo dovrebbe chiedere conto al suo collega di partito, Giuseppe Raffa, da mesi abbarbicato sulla poltrona della Presidenza della Provincia a rallentare il più possibile l’avvio della Città Metropolitana». É quanto dichiara in una nota il consigliere del gruppo Reset Filippo Burrone.
«Non ci ha mai appassionato il giochino delle classifiche – ha aggiunto Burrone – ma è bene sottolineare che la nostra città nell’ultimo anno ha compiuto importanti passi in avanti nei settori del reddito pro capite e dei consumi (recuperando 15 posizioni), del sostegno alla famiglia e all’integrazione (recuperando ben 46 posizioni). Oltre la vicenda asili, sui quali in poco più di un anno Reggio è passata da 0 a 120 posti, tanto per dovere di cronaca è utile ricordare la rilevazione pubblicata pochi giorni da Coldiretti che, utilizzando gli indicatori Istat, ha classificato Reggio Calabria nella top ten delle città italiane più green nei settori delle politiche ambientali, degli spazi verdi e dell’innovazione eco-sociale. É chiaro che c’è ancora tanto da fare, nessuno lo mette in dubbio. Ma il fatto che la consigliera addirittura arrivi a gioire di una classifica negativa ci lascia capire il grado di assoluta irresponsabilità di questa opposizione che si limita ad inveire senza alcuna capacità propositiva».
«Strano, infine – conclude Burrone – che la consigliera Caracciolo si interessi alle classifiche reggine. Dovrebbe stare più attenta ai dati capitolini considerando che non si vede in città ormai da quasi un anno e limita la sua attività amministrativa, pur di giustificare la sua presenza in Consiglio comunale, a qualche saltuario comunicato stampa probabilmente faxato da un prefisso 06. Sarebbe giusto che la consigliera, piuttosto che limitarsi a fare la commentatrice a mezzo stampa, rimettesse il suo mandato e lasciasse spazio a chi, ce lo auguriamo, potrebbe aver più voglia di lei nel contribuire al bene della Città. Magari con una proposta, ogni tanto».