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TAURIANOVA (RC), SABATO 23 NOVEMBRE 2024

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Vicesindaco Reggio si scaglia contro ministro Salvini Queste le parole di Armando Neri: "Prive di fondamento le affermazioni sulla lobby degli avvocati d’ufficio"

Vicesindaco Reggio si scaglia contro ministro Salvini Queste le parole di Armando Neri: "Prive di fondamento le affermazioni sulla lobby degli avvocati d’ufficio"
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REGGIO CALABRIA – «Il ruolo degli avvocati quale cardine della giustizia é un tema delicato che dovrebbe assumere centralità nelle politiche di governo e la difesa d’ufficio è un istituto di democrazia, che si stanzia nell’alveo del diritto di difesa costituzionalmente garantito. Sono temi che non possono essere affrontati a suon di slogan. Da vicesindaco e ancor prima da avvocato reputo lesive della dignità professionale degli avvocati le dichiarazioni del Ministro dell’Interno Matteo Salvini, che nel corso di un’intervista sulla vicenda dell’accoglienza dei rifugiati, è arrivato a mettere in discussione uno strumento che è garanzia dei diritti inviolabili della persona umana, tacciando di lobbysmo un’attività che – al contrario – affonda le sue radici nella professionalità degli avvocati e spesso nell’altruismo». E’ quanto afferma il vicesindaco di Reggio Calabria Avv. Armando Neri, commentando le dichiarazioni del Ministro dell’Interno Matteo Salvini nel corso di un’intervista pubblicata oggi sulle pagine del Corriere della Sera.

«Condivido le preoccupazioni espresse dal Presidente del Consiglio Nazionale Forense Andrea Mascherin e lo ringrazio – ha aggiunto Neri – poichè in una lettera aperta, ripresa dal Corriere della Sera, ha spiegato al Ministro il significato di un istituto che sta alla base delle garanzie del processo penale».

«Parlare di lobby degli avvocati d’ufficio, che secondo il Ministro addirittura si arricchirebbero sui ricorsi afferenti le domande d’asilo dei rifugiati, mi pare quantomeno inopportuno e denota mancanza di conoscenza dello straordinario lavoro che gli avvocati svolgono proprio a servizio dello Stato. Sia perché coloro che richiedono l’accesso a questo tipo di garanzie processuali, nella stragrande maggioranza dei casi, sono persone che altrimenti non avrebbero gli strumenti, anzitutto finanziari, per far valere i propri diritti, costituzionalmente riconosciuti. Sia perché il Ministro dovrebbe conoscere gli enormi sacrifici che i professionisti producono ogni giorno per formarsi ed aggiornarsi, mettendo a disposizione della giustizia la conoscenza e le competenze faticosamente acquisite attraverso lo studio e l’esperienza nei tribunali. Altro che lobby. Gli avvocati meritano rispetto. Qualche collega avvocato aveva salutato con favore la nomina, quale Ministro della Giustizia, dell’On. Bonafede, anch’egli avvocato. Auspichiamo che il Ministro intenda chiarire le affermazioni di Salvini, anche se dubito che lo farà e temo che, ahinoi, questa sarà solo la prima di una serie di cocenti delusioni per noi professionisti».