Vile intimidazione al vicesindaco di San Mango D’Aquino Pasquale Torquato Disegnate due bare con le iniziali dei figli. Solidarietà da parte di Benedetto Di Iacovo, Presidente della Commissione regionale della Calabria per l'emersione del lavoro non regolare
Terribile intimidazione davanti all’abitazione del vicesindaco di San Mango d’Aquino Pasquale Torquato. Lunedì mattina il politico si è trovato due bare ritratte sul cofano della macchina, con le iniziali dei suoi due figli scritte ai lati dei disegni.
Sul posto sono prontamente intervenuti i carabinieri che hanno effettuato tutte le verifiche del caso. Dopo una serie di verifiche, i militari hanno appurato che il gesto sarebbe stato organizzato da persone del posto. Al momento, comunque, tutto tace sul movente e sui possibili responsabili.
Dure le parole del sindaco Leopoldo Chieffallo: “Sono amareggiato ed avvilito, non tanto per le conseguenze di quanto è avvenuto, che non faranno recedere Pasquale di un millimetro rispetto al suo percorso, quanto per la sofferenza umana che una persona perbene come lui è costretto a vivere per colpa di mano indegne. Noi siamo al suo fianco”. Convocato d’urgenza il Consiglio Comunale per discutere della vicenda.
“Esprimo forte e incondizionata solidarietà al vice sindaco di San MangoD’Aquino, Pasquale Torquato, destinatario, insieme alla sua famiglia, di un gravissimo quanto vile atto intimidatorio”. E’ quanto afferma il presidente della Commissione regionale della Calabria per l’emersione del lavoro non regolare, Benedetto Di Iacovo, in merito all’intimidazione subita la scorsa notte dall’amministratore di San Mango.
“Un gesto inqualificabile – aggiunge Di Iacovo – che non dovrà essere
sottovaluto, ma spero sia perseguito con ferma determinazione da parte
dell’autorità giudiziaria. Quella posta in essere contro Torquato e la sua
famiglia è un’azione che colpisce non solo l’ente di legalità che presiedo,
ma tutta una comunità che ha riconosciuto e riconosce a Torquato onestà,
serietà e alto senso delle istituzioni. A Pasquale Torquato, cui mi legano
sentimenti di amicizia e intensi rapporti di lavoro, indirizzo tutta la mia
vicinanza unitamente all’invito a proseguire il suo impegno amministrativo
senza arretrare rispetto a messaggi di chiara matrice criminale che non
troveranno spazio nella Calabria degli onesti. Nell’auspicare un impegno
serrato degli investigatori al fine di assicurare presto gli autori alla
giustizia, insieme alla Commissione che rappresento mi stringo attorno
all’amico Pasquale e alla sua amata famiglia, nella convinzione che egli
saprà reagire e battersi ancor più di quanto abbia fatto finora per far
prevalere i valori legalitari in una regione in trincea non solo contro il
sottosviluppo, l’illegalità e la ‘ndrangheta, ma anche contro – conclude il
presidente Di Iacovo – aspiranti barbari che tendono a frenare
l’emancipazione e lo sviluppo di questa terra”.